L’Inter ha esordito in campionato con uno 0-0 rimediato sul difficile terreno di gioco di Torino. I nerazzurri se la sono presa per qualche torto arbitrale, i tifosi mugugnano per il gioco non proprio offensivo, ma Walter Mazzarri è carico e fila dritto per la propria strada. Anzi, ospite al Polo di Riccagioia (Pavia), dove si tiene un corso di laurea dell’Università degli studi di Milano su Enologia e Vitivinicoltura, il tecnico toscano ha rilanciato le ambizioni dell’Inter, oltre che le proprie. Thohir ha chiesto qualche giorno fa a Mazzarri di “osare” qualcosa in più, l’allenatore si è difeso sostenendo di non avere al meglio gli attaccanti e di essere costretto a giocare con una sola punta. Un dettaglio, quello del modulo, per l’ex tecnico del Napoli, convinto com’è che i frutti del suo lavoro si vedranno alla distanza.

“Il progetto-Inter è simile al progetto-Barcellona di qualche anno fa. Guarda avanti nel tempo. Nessuno – evidenza Mazzarri – sottolinea che stiamo giocando con quattro giovani. E proprio come è accaduto al Barcellona, torneremo a vincere”.

A differenza di chi lo ha preceduto sulla panchina dell’Inter, Mazzarri non può vantare acquisti roboanti e anche il mercato estivo si è concluso con l’arrivo di buoni giocatori e gregari, ma nessun top player. La nuova politica del club di Thohir, è quella di risanare prima di tutto il bilancio, lasciato pesantemente in rosso dalla precedente gestione Moratti, mentre dal punto di vista sportivo non si può che puntare sui giovani e sul duro lavoro per farsi in casa i campioni del domani.

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“Il valore del parco-giocatori dell’Inter è diverso rispetto al passato – continua il tecnico toscano – , dunque bisogna trovare la qualità attraverso il lavoro. Una grande squadra non si fa solo coi grandi ingaggi. Qualcuno sostiene che io sia un po’ bollito? Quando lo sarò, smetterò di fare questo mestiere. In realtà sono super-carico, più carico di quando esordii in Serie A”.

Lo scorso anno, alla prima stagione in nerazzurro, è arrivata una qualificazione all’Europa League: i tifosi si aspettavano qualcosina in più, ma per quello dovranno attendere probabilmente la fine di questa stagione, quando Mazzarri conta di portare l’Inter almeno alla terza piazza, quella che garantisce l’accesso ai preliminari di Champions League. Di tricolore non se ne parla dopo l’uscita infelice dell’estate 2013 (“Scudetto al primo anno? Nulla è impossibile”), ma Mazzarri si sente più esperto degli anni scorsi, dunque pronto a fare il definitivo salto di qualità verso l’Olimpo degli allenatori. Nel finale dell’intervento, infatti, non manca una stoccata a qualche collega che Walter ritiene più bravo a parlare che ad allenare:

“A Napoli ho dimostrato di saper portare avanti un certo progetto. La speranza qui all’Inter è di arrivare subito alla Champions. In carriera ho pagato i miei limiti di comunicatore… Altri meno bravi di me sono arrivati prima di me. Ma sono migliorato – conclude – e posso ancora migliorare”.

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ultimo aggiornamento: 05-09-2014


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