Giacomo Bonaventura è stato uno degli ultimi colpi del mercato estivo: il centrocampista dell’Atalanta sembrava dovesse firmare con l’Inter, ma poi in extremis è andato al Milan. Complici una serie di operazioni concatenate che non sono andate in porto: i nerazzurri non sono riusciti a cedere Fredy Guarin al Valencia, i rossoneri hanno visto saltare lo scambio Biabiany-Zaccardo e a quel punto tutto è cambiato. A dare il via libera per Bonaventura al Milan, però, è arrivato dall’Inter. A differenza di quanto raccontato dal “condor” Adriano Galliani durante la conferenza stampa di presentazione di Fernando Torres, Piero Ausilio puntualizza che il giocatore poteva essere dell’Inter, che poi ha rinunciato espressamente al suo tesseramento.

“Nel momento che Guarin è rimasto – rivela il dt dell’Inter – abbiamo avvisato l’Atalanta che Bonaventura poteva essere sbloccato”.

Una versione che cozza evidentemente con quella data da Galliani, che era stata la seguente:

“Nel momento in cui è saltato lo scambio Biabiany-Zaccardo – aveva detto pubblicamente l’ad rossonero – abbiamo avuto l’idea Bonaventura e lo abbiamo preso approfittando del fatto che era già a Milano perché doveva andare nell’altra squadra”.

Secondo quanto riferisce il ‘Corriere dello Sport’, le cose sono andate invece in questo modo: l’Inter aveva bloccato da tempo entrambi gli obiettivi del Milan, Bonaventura e Biabiany, ma attendeva di vendere (Guarin su tutti), prima di comprare. La conferma arriva dalle parole dello stesso Piero Ausilio:

“L’Inter aveva bloccato da tempo due giocatori e ci eravamo organizzati per tempo. I rispettivi club aspettavano solo che l’Inter chiamasse e proponesse il contratto. Nel momento in cui Guarin è rimasto – rivela – , abbiamo avvisato le società coinvolte, tra le quali l’Atalanta. L’Inter aveva bloccato Bonaventura, poi lo ha sbloccato ed è diventato un’opportunità per qualcun altro. Forse fino alle 20,30 di lunedì il Milan non sapeva nemmeno che il giocatore fosse sul mercato”.

Una ricostruzione molto credibile, visto che trova le conferme anche dell’agente del calciatore, Martorelli, e del ds dell’Atalanta, Pierpaolo Marino. Martorelli aveva addirittura dichiarato che Galliani non fosse molto convinto di Bonaventura e che a spingere per il suo acquisto fosse il tecnico, Filippo Inzaghi. Marino, dal canto proprio, ha confermato di aver proposto il centrocampista ai rossoneri solo dopo aver ricevuto la telefonata di Ausilio con la quale comunicava la rinuncia all’affare.

Sempre al ‘Corriere dello Sport’, Ausilio fa il punto sul mercato estivo esprimendo molta soddisfazione e confermando che il presidente Thohir ha seguito passo passo le trattative, dando il suo avallo ad ogni operazione.

“L’obiettivo era chiudere con una rosa di 25 elementi e ci siamo riusciti. Sono soddisfatto e a posto con la coscienza perché sono state rispettate le direttive della società. L’Inter è sotto la lente d’ingrandimento del Fair Play Finanziario e dovevamo tenerne conto. Il monte ingaggi è stato ridotto e ora siamo a circa 70 milioni di euro. A Torino in campo c’erano tanti ragazzi degli anni ’90 e l’età media è di due anni e mezzo inferiore rispetto al passato. Abbiamo stabilito che Kovacic e Icardi fossero incedibili e sono rimasti. Con Vidic abbiamo anticipato il mercato e siamo felici di averlo perché ha una grande personalità. Con Dodò, Medel, M’Vila e Osvaldo sono arrivati 4 calciatori che saranno importanti per il presente e il futuro dell’Inter. Nessun colpo finale? Abbiamo fatto tutto con anticipo. Credo sia un merito – conclude – , non un errore”.

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