Piano piano Mario Balotelli si sta integrando nella sua nuova squadra, il Liverpool, con i tifosi che lo hanno accolto a braccia aperte, ma prima di loro lo spogliatoio tutto che ha capito che per far rendere Super Mario c’è bisogno di continui sproni ed elogi. Appena arrivato sulle rive del Mersey l’attaccante bresciano ha ripetuto un copione già visto: tanta voglia di fare bene fin da subito, la consapevolezza di dover correre e sgobbare per guadagnarsi la fiducia dell’ambiente. E al White Hart Lane in casa del Tottenham, ha subito mostrato le sue qualità sacrificandosi come è raro per lui, risultando decisivo nella vittoria per 3-0 finale, pur senza andare in gol.

Subito grandi elogi: l’allenatore Brendan Rodgers lo ha pubblicamente lodato per la classe e l’impegno, idem hanno fatto i compagni di squadra, mentre tra i tifosi dei Reds si è scatenata la caccia alla sua maglietta numero 45 (e non solo, anche t-shirt raffigurando il Super Mario dei videogiochi e una sciarpa con su scritto “Mario is back“). All’esordio ad Anfield contro l’Aston Villa, la brusca frenata: Gerrard e soci riescono a perdere contro l’Aston Villa e Balotelli, titolare e con tutti gli occhi addosso, ha disputato una partita a dir poco insufficiente. Il giorno dopo è scoppiata la gossip-mania con i tabloid che lo hanno punzecchiato attribuendogli questo o quel flirt.

Anche gli addetti ai lavori, capaci di far passare dalle stelle alle stalle a stretto giro di posta, hanno cominciato a nutrire i primi dubbi: chi è il vero Mario, quello volenteroso visto contro gli Spurs o quello abulico andato in scena contro i Villans? Dopo lo 0-1 di sabato scorso nessun elogio, solo silenzio e qualche dubbio di troppo. Fino alla partita di Champions League contro il Ludogorets: l’esordio nella massima competizione europea di fronte al proprio pubblico ha di nuovo messo in mostra un Balotelli voglioso di lasciare il segno. E il gol con cui ha sbloccato la partita sotto la Kop, ma non solo perché ha anche corso tanto, ha subito riportato l’entusiasmo ad alti livelli.

Dopo il fischio finale, con i tre punti ottenuti in extremis, il capitano e match-winner Steven Gerrard ha detto: “Ha segnato un gol molto importante. C’era tanta attesa e non era facile segnare proprio stasera in una gara molto bloccata. Al di là della rete ha dimostrato a tutti grande impegno e voglia di sacrificarsi“. Parole al miele anche da parte dell’allenatore Brendan Rodgers: “Ci ha regalato un meraviglioso finale, con un colpo da giocatore di classe mondiale. Mario è abituato a segnare ma per farlo deve stare più in area di rigore. Lui ha grande forza fisica e un fantastico tocco di palla. Stasera ha lavorato duro anche se deve deve ancora trovare la condizione migliore“.

Primo giocatore italiano a fare gol in Champions con quattro squadre diverse, lo stesso Balotelli ha sentito l’esigenza di affidarsi ai social network per esprimere la sua soddisfazione per il gol e la prestazione contro i bulgari; lo ha fatto stamani, al risveglio, con piglio filosofico:

Sabato sul campo del West Ham il quarto atto: sarà di nuovo un flop o cavalcherà l’onda della notte europea?

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ultimo aggiornamento: 17-09-2014


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