Se alla seconda giornata il calendario avesse proposto un’avversaria più soft, a quest’ora magari l’Udinese si sarebbe ritrovata in testa alla classifica: due vittorie in tre partite contro Empoli e Napoli (entrambe in casa e senza subire gol), l’unico ko di questo avvio di stagione è scaturito a Torino contro la Juve, una partita dalle due facce in cui i friulani hanno “regalato” un tempo salvo poi battersi vanamente nella ripresa. Sei punti in 270 minuti di campionato, l’avvio dei bianconeri udinesi ha soddisfatto il patron Gino Pozzo che già dopo i tre punti conquistati domenica scorsa contro il Napoli aveva mostrato tutta la sua soddisfazione ai microfoni:

“Quando affrontiamo queste grandi squadre noi dobbiamo difenderci. Sappiamo che prima o poi un gol riusciamo a farlo. Stramaccioni è stato bravissimo, ha messo bene la squadra in campo, facendo vedere quello che voleva Guidolin, ma che non sempre l’ex mister è riuscito a fare. Nel primo tempo la gara non è stata spettacolare, ma si deve scendere in campo anche in funzione dell’avversario. In definitiva credo che abbiamo vinto con merito e questi sono tre punti importanti. Contro la Juve con questa formazione in campo, avrei voluto vedere se gli avversari avrebbero scorazzato così…”.

Il giorno dopo, a freddo, lo storico patron dell’Udinese ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta, ribadendo la stima che ripone in Andrea Stramaccioni:

“Mi piace la continua ricerca dell’aggiornamento da parte di Stramaccioni, la voglia di innovazione. E domenica ha fatto una scelta coraggiosa: sa, qui è dai tempi di Zaccheroni che si gioca con la difesa a tre. Lui li ha messi a quattro e ha avuto ragione. Vorrei vedere sempre l’Udinese che gioca lottando su ogni pallone come contro il Napoli, abbiamo qualità e non siamo zemaniani, vincere 1-0 va benissimo”.

Va dato atto al giovane trainer romano che l’entusiasmo e la voglia di dare tutto se stesso non gli mancano: rischiava di rimanere folgorato dall’esperienza, forse troppo prematura, in sella alla panchina dell’Inter, ma ha sfruttato l’anno sabbatico (alquanto forzato) per prendere appunti aspettando la chiamata giusta. Ancora la stagione è lunga e anche in nerazzurro lo Strama partì bene salvo poi perdersi per strada, ma per il momento può godersi una squadra gagliarda che gioca un calcio pragmatico anche grazie ai suoi dettami. Se poi sarà un fuoco di paglia, questo ce lo dirà il campo e già la prossima partita, in trasferta contro la Lazio giovedì sera, rappresenta un banco di prova importante. Ma è pur vero che Pozzo è uno che la sa lunga e un suo attestato di stima spesso equivale a una sentenza.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

andrea stramaccioni interviste Udinese

ultimo aggiornamento: 23-09-2014


Dopo Rabiot, Roma in vantaggio sulla Juve anche per Darmian

Napoli, Rafa Benitez è fiducioso: “Con De Laurentiis tutto ok, i numeri sono dalla nostra parte”