È una Juve schiacciasassi quella che Massimiliano Allegri ha ereditato da Antonio Conte. Modulo 3-5-2 ormai rodatissimo, qualche piccolo accorgimento nell’interpretazione e soprattutto grande disponibilità da parte di tutti i componenti della rosa al sacrificio. Al resto ci pensano i top player, quelli che con una loro giocata “indirizzano” la partita: Carlitos Tevez, ad esempio, che continua a segnare con continuità gol decisivi, o Gigi Buffon, il capitano che alla soglia dei 37 anni è ancora una saracinesca quasi impossibile da scardinare.

Se la Juventus dopo cinque partite di campionato (e una di Champions League) ha ancora la rete inviolata, il merito è anche e soprattutto suo. Era infatti dai tempi del Parma, dalla stagione 1998-99, che Buffon non manteneva la propria porta illesa nelle prime cinque giornate, per un totale di 450’. Aveva 15 anni in meno il capitano della Juventus e della nazionale italiana, ma sembra che il tempo non sia passato e che fisicamente e mentalmente l’estremo difensore abbia ancora molto da dare al calcio italiano e internazionale.

A conferma di ciò, c’è anche il dato sui calci di rigore: con il penalty parato ieri sera a Denis durante Atalanta-Juventus, Buffon ha fermato il secondo tiro dal dischetto consecutivo. Il precedente risale allo scorso 16 marzo, quando durante Genoa-Juve, il numero uno bianconero riuscì a ipnotizzare Calaiò risultando ancora una volta decisivo per la vittoria finale dei suoi (la gara finì 0-1). In totale, nell’arco della sua carriera, Buffon ha parato 11 rigori sui 56 che gli sono stati calciati contro, con una media di un penalty su 5 neutralizzato. Inoltre, con i tre punti conquistati a Bergamo, la Juve è giunta a otto gare consecutive senza subire gol e ha ottenuto la 12.ma vittoria di fila.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2014


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