Per Juventus e Atletico Madrid la sfida di domani sera è già fondamentale per continuare a nutrire speranze di gloria in questa prima fase della Champions League. Ma se i bianconeri sono reduci da una vittoria abbastanza convincente contro gli svedesi del Malmoe, lo stesso non si può dire per i Colchoneros che devono rimediare alla sconfitta dell’esordio ad Atene contro l’Olympiacos. Ma rispetto a quindici giorni fa c’è una differenza sostanziale, in panchina torna Diego Simeone che nello scorso week end, reduce anche in campionato da una lunga squalifica, ha fatto subito sentire il peso della sua presenza a bordo campo.

L’allenatore argentino in conferenza stampa ha mostrato grande rispetto per l’avversario che affronterà domani sera, la Juventus dalle parti del Vicente Calderon viene tenuta in grande considerazione, com’è normale che sia dopo i tre campionati vinti e l’ottimo inizio di stagione con Massimiliano Allegri. Simeone sa che di fronte non troverà la classica squadra italiana dall’atteggiamento attendista, pronta a colpire in contropiede, si aspetta anzi un avversario aggressivo, capace di attaccare gli spazi per concedere meno possesso possibile ai suoi ragazzi. Il pericolo pubblico numero uno, anche in Spagna, è Carlos Tevez:

Sarà una finale, come lo sarà la partita a Valencia e quella contro l’Espanyol. Hanno sempre lavorato bene, sono sempre stati competitivi. È difficile che commettano errori, sono dotati di ottima tecnica e dovremo offrire una prestazione di altissimo livello se vogliamo indirizzare la partita come vogliamo noi. Non è una Juve che si chiude in difesa. È una squadra che ama pressare e allargare il gioco, non giocano in contropiede, preferiscono stazionare nell’area avversaria. Tevez? È un giocatore straordinario, più gioca vicino la porta e più aumenta il suo rendimento. Bisogna provare a non farlo pensare, non deve ricevere il pallone, dobbiamo soffocare la sua fantasia che può essere letale. Rispetto molto quello che hanno fatto in questi anni, con grandi campioni in rosa, una squadra che lavora molto e si vede in campo. Ho sempre rispettato la Juventus perché è sempre stata molto competitiva.

Simeone non scioglie i dubbi di formazione, ancora non sa se il capitano Gabi potrà essere della partita e affiancare l’ex juventino Tiago, la decisione verrà presa domani mattina. Così come ancora non ha voluto comunicare il nome del giocatore che affiancherà in attacco Mandzukic, le alternative non mancano e tra queste c’è anche Cerci che, nel suo piccolo, respira aria di derby. Di sicuro tra i pali ci sarà Moyà, titolare in campionato, dopo la prova non ottima offerta da Oblak ad Atene:

In porta domani giocherà Moyà. Gamez sta bene, ancora non ha i novanta minuti nelle gambe e per questo si sta allenando. Nel reparto c’è molta competizione. Ho parlato con lui e gli ho spiegato la situazione, quanto toccherà a lui lo saprà. Il compagno di Mandzukic? Le partite non sono tutte uguali e fino ad ora tutti quelli che sono stati chiamati a giocare hanno fatto bene. Continueremo questa rotazione, ho Raul Jimenes, Rauls Garcia, Cerci, Griezmann… tre giorni fa abbiamo giocato con cinque centrocampisti, ho calciatori con caratteristiche in grado di sopperire alla mancanza di una punta. Possibilità per Cerci? Certo, perché fa parte della nostra rosa come gli altri. Riguardo a Gabi deciderò in base all’allenamento di domani. Se sarà in condizioni di giocare lo schiererò, se non è al 100% no. Le alternative sono Mario, Saul, Koke… se non gioca Gabi giocherà uno di loro.

A fianco di Simeone in sala stampa c’era anche il Godin, il difensore uruguayano che attualmente può vantare uno speciale primato: è lui infatti l’ultimo ad essere riuscito a segnare un gol a Buffon. Lo ha fatto ai Mondiali contro l’Italia, per questo scherza quando gli viene fatto notare questo dato:

È vero, Buffon non subisce un gol dai Mondiali e questo fatto potrebbe far paura ai suoi rivali. Ma, visto che quel gol l’ho siglato proprio io, sarà lui a doversi preoccupare. No?

Domani scopriremo se Godin riuscirà a rivelarsi ancora una bestia nera per il portiere italiano, ma soprattutto potremo capire quali siano le reali ambizioni della Juventus in questa Champions League. Di fronte ci saranno infatti i campioni di Spagna e vice campioni d’Europa, un esame più che valido per saggiare l’effettivo valore della squadra di Massimiliano Allegri.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2014


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