Due anni di quasi totale inattività, pur essendosi allenato quando possibile dopo le innumerevoli ricadute precedenti e successive all’intervento chirurgico al tricipite femorale: per Simone Pepe non è ancora il momento di vedere la luce fuori dal tunnel. Chi ha seguito il suo caso dice comunque che sia ancora troppo presto per sbilanciarsi, però a oggi (ormai dalla tournée in Indonesia) fa parte degli abili e arruolati a disposizione di Allegri.

La palla passa quindi al tecnico, ma anche alla società dato che si tratta di un contratto a scadenza. E queste sono le settimane in cui capire il destino comune: il club ha fatto sapere a Pepe di poter fare come ritiene. Ovvero: uscire in prestito, o anche definitivo senza conguaglio, nel prossimo gennaio qualora trovasse destinazione a lui gradita. Oppure rinnovare il prima possibile spalmando l’ingaggio attuale su due annualità (una e mezza). In quest’ultimo caso Allegri saprebbe di poter provare a puntare sull’ala ex Udinese come jolly anche per il futuro. Si parla infatti di uno dei puntelli del gruppo bianconero, amatissimo da pubblico e spogliatoio.

In estate Pepe aveva rifiutato qualsiasi uscita in prestito (le richieste reali furono quelle di Cesena e Sampdoria) puntando ancora sul binomio ormai quasi storico con la Juventus. La società, che ha sempre apprezzato il calciatore, ha fatto sapere a suo tempo di non voler esercitare l’eventuale diritto di risoluzione contrattuale per prolungata assenza fisiologica dai campi (oltre un anno, come da regolamento FIFA). Con o senza conoscenza sul possibile rientro o meno. La sensazione è che le parti possano anche trovarsi, e quindi cercare di rimanere insieme anche dopo giugno 2015. A patto che Pepe accetti un ingaggio inferiore al milione di euro per stagione.

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ultimo aggiornamento: 16-10-2014


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