La stoccata di Andrea Agnelli a Massimo Moratti non si è fatta attendere. A margine dell’assemblea soci, il presidente della Juventus ha regalato ai giornali sportivi il titolo di apertura di domani, commentando l’addio del petroliere, che ieri si è dimesso dalla carica di presidente onorario dell’Inter.

“L’uscita di Moratti credo sia un fatto tecnico, le vedute diverse si erano manifestate nel tempo. Credo che gli vada riconosciuto un grandissimo amore per la sua Inter e il grandissimo amore può portare a compiere alcune follie come accettare uno scudetto che non ha vinto. Perdiamo comunque un grande personaggio dell’economia italiana in un mondo che ha bisogno di questi personaggi”.

Gira e rigira si torna su Calciopoli e quello scudetto tolto dal petto bianconero e ‘regalato’ ai nerazzurri:

“Nel gennaio del 2015 ci sarà l’ultimo atto processuale; quando avremo tutti gli incartamenti e i carteggi, decideremo come procedere e lo faremo al meglio per tutelare gli interessi della Società”.

Quello scudetto di cartone a tutto l’ambiente Juve non è proprio andato giù. Ricordate cosa scrisse Agnelli dopo l’arrivo di Thohir? Jakartone, facendo un gioco di parole tra la capitale indonesiana di Jakarta e proprio il tricolore di cartone.

Chiaro che in corso Galileo Ferraris sia sempre l’Inter l’antagonista principale. Tanto che Andrea Agnelli tende persino la mano alla Roma:

“Come ha detto Garcia, è il campo l’unico deputato a parlare. Le sue dichiarazioni sono state sagge: così si ritorna a una sana competitività al di là del terreno del gioco. Ha corretto il tiro delle parole dei suoi tesserati. Una partita dura 90′, ma poi basta. Tutto deve tornare in una giusta dimensione”.

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ultimo aggiornamento: 24-10-2014


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