Silvio Berlusconi stupisce ancora. Ieri, durante la visita a Milanello insieme alla figlia Barbara, il proprietario del Milan ha infatti rivelato un aneddoto sulla sua vita che, finora, nessuno conosceva: “Avevo 16 anni, feci provino con il Milan”. A conferma di ciò, l’ex Cavaliere ha regalato agli ospiti presenti – due dirigenti di Publitalia e un gruppo di top manager di aziende potenziali investitrici e sponsor dei rossoneri – una figurina che lo raffigura con la maglia del Diavolo.

Molti anni dopo, per l’appunto, Berlusconi si sarebbe comprato tutte le figurine del Milan. Anzi no, non le figurine, ma la Società intera. “Il Milan era il mio destino” ha detto ancora l’attuale proprietario, che non ha rivelato come fosse andato a finire quel provino. Anche se il futuro – da imprenditore e non da calciatore – lascia intuire il seguito.

Ci sono alcuni ‘però’ che qui vanno detti. Berlusconi racconta di come il Milan fosse in pratica la sua vita fin da ragazzo. A tanti, però, risulta che in realtà la sua fede fosse nerazzurra. Lui stesso, a una cena del 2011 a Peschici, rivelò questa succosa chicca a pochi giorni dal derby. A tavola c’erano pure Renzo Bossi e l’onorevole Giovanni Sarda: “E’ vero, sono stato interista, e nel fondo del mio animo credo di esserlo ancora”. Non solo. Ci sono due episodi che fanno propendere proprio per questa chiave di lettura: ben due volte, Berlusconi cercò di comprare l’Inter. Prima nel 1978 da Fraizzoli, poi nel 1986 da Pellegrini.

C’è poi un episodio addirittura antecedente, del 1972. Peppino Prisco: “Ho conosciuto un giovane con delle grandi idee. Si chiama …Bernasconi. Con lui faremo grande l’Inter”. Bernasconi era in realtà Berlusconi, giovane ma già famoso per aver fatto costruire il quartiere residenziale di Brugherio. Secondo Luigi Maria, figlio dell’avvocato Prisco, Silvio Berlusconi pensava già in grande. Al timone c’era già Fraizzoli, che avrebbe voluto cedere e disse: “Chi vuole l’Inter, si faccia avanti”.

Il futuro Cavaliere si fece presentare Prisco dal senatore del Psi, Agostino Viviani. I progetti? Voleva creare un canale tematico dedicato all’Inter. Prisco strabuzza gli occhi e porta Berlusconi a parlare direttamente con Fraizzoli, che reagisce così: “Lei ha trentasei anni? No, l’è tropp giuvin, se vedum tra des anni”.
Il presidente del Milan, come visto, ci riproverà, a detta di Sandro Mazzola, di Giancarlo Beltrami e dell’avvocato Peppino Prisco, ma senza successo; così il 20 febbraio del 1986 acquisterà il Milan, entrando in grande stile nel calcio italiano. Ma la storia sarebbe potuta essere molto diversa: l’uomo di Arcore avrebbe potuto creare, ciò che ha creato a Milanello, ad Appiano Gentile. E magari sarebbe spuntata una figurina con lui in maglia nerazzurra. No dai, vabbè, meglio non essere così maligni.

Quando comunque il passaggio di consegne completo tra Berlusconi padre e Berlusconi figlia sta per diventare una cosa ufficiale, è spuntato l’aneddoto. Mai raccontato in 30 anni di presidenza rossonera. Che tra le due cose ci sia un legame? Una famiglia che ormai è nella storia del Milan, e che ci rimarrà con Barbara al timone, non poteva certo dire di essere nata interista. Senza dimenticare che con gli investitori interessati al Milan, la foto con la maglia rossonera è stato un vero colpo di teatro.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 26-10-2014


Calciopoli: Agnelli aspetta la Cassazione per la revisione del processo sportivo

Di Vaio: addio al calcio con gol e standing ovation [Video]