Ultimo in classifica con una sola vittoria e 7 sconfitte al passivo, il Parma conferma a tempo Roberto Donadoni. Dalla storica qualificazione all’Europa League, cancellata poi in segreteria per questioni burocratiche, all’incubo della Serie B: il passo è stato brevissimo per la società del patron Tommaso Ghirardi, che prima di cambiare guida tecnica vuole pensarci ancora qualche giorno. Nell’ultima sconfitta casalinga contro il Sassuolo, i ‘Ducali’ hanno evidenziato ulteriormente tutti quei fattori negativi che hanno certificato il netto passo indietro dal punto di vista del gioco e della voglia rispetto alla passata stagione.

Le statistiche sono impietose: dopo l’era Tanzi, il Parma non aveva mai fatto così male, con soli tre punti all’attivo dopo otto giornate. Nell’immediato post-partita contro il Sassuolo, Ghirardi – che in estate aveva rassegnato le dimissioni per poi ritirarle – ha confermato sulla panchina dei Ducali il tecnico Roberto Donadoni, in questi anni protagonista di un piccolo miracolo. È chiaro, però, che si tratti di una fiducia a tempo e che le due prossime gare contro Torino e Inter saranno decisive: se non ci sarà il cambio di rotta, il destino dell’allenatore sarà segnato.

Secondo ‘Tuttosport’ di oggi, tutto si deciderà nel giro di sei giorni: tra le alternative, nei giorni scorsi si era parlato della promozione di Hernan Crespo, tecnico della primavera del Parma, ma pare che invece la dirigenza emiliana sia orientata verso nomi di maggiore affidamento dal punto di vista dell’esperienza. Davide Ballardini ed Edy Reja potrebbero fare da traghettatori ed eventualmente ottenere una conferma in caso di buoni risultati da qui a fine stagione. Meno credibili le ipotesi Apolloni, Scala, Rossi e Prandelli, che pare sia vicino all’esonero da parte del Galatasaray.

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ultimo aggiornamento: 27-10-2014


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