Passata l’onda lunga dell’effetto Antonio Conte, la Juventus riparte praticamente da zero dal Castellani di Empoli, oggi alle 18. I campioni d’Italia sono chiamati a riscattare lo scivolone di Genova, ma anche il pari di Reggio Emilia. Oltre alle sconfitte europee, sempre in campo esterno. Insomma, bisogna cominciare a sfatare il tabù – trasferta. Prima che lo diventi davvero.

Per l’occasione, Massimiliano Allegri pensa al turnover. Un po’ perché va di moda quando ci sono tanti impegni ravvicinati (solo in Italia), un po’ perché alcuni titolari sono effettivamente stanchi o fuori forma e un po’ perché squadra che perde, si cambia. Ma basteranno questi innesti a far cambiare l’atteggiamento di tutta la squadra? Sì, perché è inutile nasconderci dietro un dito: la Juve di quest’anno pare mancare di fame.

Quella fame a tratti ossessiva che l’ha fatta arrivare a 102 punti. Qui non si tratta neanche di chiamare in causa sempre e solo Conte. Ma di mettere i giocatori davanti a un interrogativo: siete gli stessi, praticamente, dell’ultima stagione. Il modulo è grosso modo il medesimo. Allora, è la vostra testa che non funziona? Vi sentite appagati? Vi mancano le urla dalla panchina?

Se è la testa che non funziona, purtroppo si può fare poco. Se Bonucci e compagni si sentono appagati, allora bisogna immediatamente dare più minutaggio ai cosiddetti ricambi. Se mancano le urla dalla panchina, Allegri dovrà darsi da fare o si potrebbe registrare la voce di Conte e accendere il megafono al calcio d’inizio. Scherzi a parte, oggi si riparte da zero. Da Allegri, anzi. Perché, alla fine, anche se sono i giocatori a essere appagati, chi paga davvero in casi simili è solo e soltanto l’allenatore. Ci faccia vedere cosa sa fare. Da stasera. In poi.

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ultimo aggiornamento: 01-11-2014


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