Milos Krasic e la Juve, una storia d’amore sbocciata e subito interrotta: correva l’anno 2010, il serbo di Kosovska Mitrovica era sul taccuino di molti osservatori internazionali, a 26 anni furoreggiava nel CSKA Mosca ed era pronto per una big; se lo accaparrò Beppe Marotta che lo portò a Torino per 15 milioni di euro, sotto la Mole subito corsa e grandi giocate, poi la simulazione di Bologna, un infortunio e all’improvviso l’incantesimo si spezzò. Krasic non ne azzeccava più una, con l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina bianconera le cose non andarono meglio (7 presenze e il gol fortunoso di Catania), vinse lo scudetto non proprio da protagonista e levò il disturbo.

Si accasò a Istanbul prelevato per circa 7 milioni dal Fenerbahçe: firmò un contratto fino al 2016 per circa 2,7 milioni all’anno, ma anche in Turchia una bega fisica ne limitò il rendimento, l’allenatore Aykut Kocaman ad aprile lo aveva già francobollato come ex calciatore (al Sarakoglu 13 presenze e neanche il becco di un gol), così nell’estate 2013 il serbo accettò il prestito al Bastia, in Francia. In Corsica non è andato poi malaccio, anche se il giocatore visto in Russia non era certo quello che a fine anno concluse l’esperienza in Ligue 1 con 18 presenze e 2 marcature. Da cui il ritorno al Fenerbahçe, con ancora due anni di contratto, un ingaggio pesante e un club che non nutre più la minima fiducia in lui.

Durante la scorsa finestra di mercato era stato cercato da alcune squadre interessanti come il Villarreal, l’Elche e l’Al Jazira (squadra degli Emirati Arabi Uniti dove milita Mirko Vucinic), alla fine però è rimasto in gialloblu. Per modo di dire: fuori rosa, non è neanche nella lista presentata alla Federcalcio per poter essere impiegato, eppure è rimasto nella capitale turca; è ancora a libro paga del Fenerbahçe:

“Non ho più un futuro qui, i dirigenti del club mi hanno detto esplicitamente che non puntano su di me ma su giocatori più giovani. Però col contratto che ho, onestamente, non me la sono sentita di rescindere: era evidente la mia situazione, ma ho pensato a quel che poteva essere il meglio per me. Così ora sono bloccato qua. Certo, a 30 anni la carriera di un calciatore sta per volgere al termine e io voglio fare ancora 2-3 anni per bene; ma ho una famiglia e devo prendermi cura di essa”.

E’ quanto riportano alcuni media turchi, che poi parlano di una nuova offensiva a gennaio di un club coi quali i contatti erano ben avviati già qualche mese fa: si tratta del già citato Elche che vorrebbe puntare su Krasic per una salvezza tranquilla nella Liga. Ma a condizioni economiche nettamente inferiori: 2,7 milioni all’anno non glieli garantirà più nessuno, a lui la scelta.

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ultimo aggiornamento: 11-11-2014


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