Stefan De Vrij è un ragazzo felice. Dopo cinque anni splendidi passati a difendere i colori del Feyenoord, questo giovanotto olandese classe ’92, eletto per altro miglior difensore degli scorsi Mondiali brasiliani, l’estate scorsa ha accettato la corte della Lazio di Claudio Lotito che per assicurarsi il suo cartellino ha sganciato 8,5 milioni. De Vrij lascia Rotterdam e gli amici di sempre per catapultarsi con un po’ di timore nella caotica capitale italiana, senza conoscere una parola di italiano e con la recondita paura di non essere all’altezza. Chiede a Pioli di spiegare qualcosina in inglese, poi demorde e si tuffa a capofitto nello studio della nostra lingua, tuttavia i primi tempi fa davvero fatica, così le sue prime tre partite di campionato assomigliano a un incubo: all’esordio col Milan viene ammonito e gioca in maniera disastrosa, si riprende alla seconda, ma alla terza a Genova è subito espulso.

Dopo una giornata ai box per squalifica, De Vrij torna carico e determinato mettendo in fila partite memorabili: un solo giallo in sette partite, voti in pagella mai sotto il 6, la Lazio pur orfana dell’altro pezzo da novanta in difesa Gentiletti ingrana la marcia e per lo stopper tulipano è già l’ora di tirare le prime somme. Convocato in Nazionale, proprio dall’Olanda spiega alla stampa dei Paesi Bassi le sue sensazioni dopo i primi tre mesi pieni di Italia:

“Peccato, davvero peccato per il ko di Empoli. Ma io mi sento in grandissima forma, sono davvero contento. Alla Lazio procede tutto a meraviglia. In serie A i difensori hanno un compito molto importante perché la fase difensiva rappresenta uno dei compiti principali. Questo è uno dei motivi per i quali ritengo di aver fatto realmente un buon passo, sento che sto già migliorando, anche se sono ancora all’inizio e la strada è ancora molto lunga. Lavoro sodo ogni settimana, ogni partita è difficile, che sia contro l’Empoli, la Fiorentina o l’Hellas Verona. È bello conoscere ogni volta qualcosa di nuovo, vedere stadi e giocatori diversi. Ho un programma per il pc che mi aiuta e con il quale studio i video dei miei avversari, è una cosa che amo”.

D’altra parte già un mese fa spiegava:

“Mi sto godendo in pieno l’esperienza in Italia. È un paese bellissimo. Sto cominciando a capire i meccanismi difensivi, è tutto molto diverso dal calcio olandese. Sono me stesso, mi sento felice. Mi piace giocare in Italia, mi diverto molto. E’ importante per me che ci siano queste novità. Cerco di apprendere tutto il più in fretta possibile così posso migliorare: sono così appassionato da tutto ciò che mi circonda che non sento mai nostalgia di casa”.

Gli manca solo il gol, arma nascosta che pure possiede, ma per quello non c’è fretta: per il momento De Vrij pensa solo a fare il bravo difensore. Cosa che alla Lazio gli sta riuscendo benissimo.

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ultimo aggiornamento: 13-11-2014


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