Wesley Sneijder tra le pazze idee low-cost (di cartellino) di Beppe Marotta e Fabio Paratici. La speculazione che riguarda uno dei tasselli del triplette interista non trova ancora riscontri a Torino ma potrebbe avere basi di verità dato che il prezzo e il momento potrebbero davvero essere quelli buoni, vista la crisi tecnica del Galatasaray e la voglia di Italia (ma anche di Inghilterra, se ci fossero di mezzo van Gaal o Mourinho) dello stesso calciatore. Insomma, l’avventura turca volge al termine e il mondiale brasiliano ha anche riconsegnato agli addetti ai lavori l’idea di uno Sneijder ancora mentalizzato con il grande calcio.

La Juve dunque c’entra. E c’entra eccome. Tutto ovviamente nasce da Massimiliano Allegri, dal suo antico gradimento (chiamiamolo pure “debole”) per l’olandese che unisce capacità balistiche, giocate pulite, rifinitura e finalizzazione. Sono queste le caratteristiche a cui Allegri è più affezionato quando pensa a un trequartista moderno. Ai tempi del Milan provò ad assecondare più volte l’idea che Galliani portava avanti, ovvero quella di convincere Sneijder a fare ciò che fecero suoi illustri colleghi come Pirlo e Seedorf nel cambiare sponda del naviglio.

C’era dietro anche la solidissima amicizia che unisce lo stesso Sneijder a Kevin-Prince Boateng, calciatore che per un anno e più raccolse lo scettro di Ibrahimovic come leader in campo e fuori di quel Milan che iniziò il proprio declino proprio nella corsa scudetto persa contro la Juventus. Nel calcio le strade sono infinite, sempre più come la politica “arte del possibile” quando si aprono i battenti del mercato. Oggi, stando a quanto si dice a Vinovo, i favoriti per vestire bianconero sarebbero altri. E non trequartisti puri come lo Sneijder di fine carriera. Però, però, però…

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ultimo aggiornamento: 15-11-2014


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