Claudio Ranieri non è più il commissario tecnico della Grecia. Non ci voleva molta fantasia per pensare a questa soluzione dopo che il tecnico italiano, ieri sera, è riuscito nell’impresa di perdere in casa contro le Far Oer nella gara di qualificazione agli Europei del 2016. Un ko che ha scatenato la stampa ellenica: “Ranieri morte del calcio” uno dei titoli più carini questa mattina.

E’ durata in realtà pochissimo l’esperienza dell’allenatore romano come selezionatore della Grecia: da luglio a ieri. Questa mattina, c’è stato l’incontro con il presidente della Federcalcio ellenica, George Sarris, che ha ufficializzato la fine del matrimonio. Anche se Ranieri potrebbe restare in panchina fino a martedì, quando ci sarà l’amichevole contro la Serbia. Un gesto di cortesia, niente di più. Da parte di entrambe le parti.

Il cammino della Nazionale è stato una Via Crucis: un punto soltanto in quattro partite. Tre sconfitte su tre in casa, zero gol segnati. Ranieri, da uomo di calcio, ieri sera si era in un certo senso già auto esonerato:

“La responsabilità è sempre dell’allenatore, lo ricordo sin da quando ero calciatore anche io. Per cui è colpa mia. Abbiamo fatto un solo punto, non abbiamo mai segnato in casa. Ma non dobbiamo prendere decisioni a caldo: è solo con il duro lavoro che possiamo cambiare le cose e per adesso resto al comando della Grecia.

Goal News aveva però soffiato sul fuoco dell’addio: “Ci ha distrutti”, “Ranieri è finito e dovrebbe dimettersi”. Fos: “Vergogna nazionale: tre gare in casa e tre sconfitte. Il Titanic degli anni Duemila”. Sarris, da parte sua, aveva aggiunto: “Dopo questo risultato devastante, mi prendo tutte le responsabilità della sfortunata scelta dell’allenatore”. La notte non ha portato consiglio.

Idea Trapattoni

E ora? E ora si pensa a un altro tecnico …italiano. Navigato. Ossia Giovanni Trapattoni. L’indiscrezione arriva dalla Germania, più precisamente da Kicker. L’ex ct azzurro sarebbe stato contattato dalla Federazione ellenica anche prima del rovescio interno di ieri sera. E avrebbe già dato la sua disponibilità per ricoprire l’incarico.

Trapattoni, 75 anni, potrebbe essere alla sua ultima grande sfida della carriera: portare la Grecia alla qualificazione a Euro 2016. Un’impresa vista la classifica e la pochezza della formazione, che va a braccetto con la crisi economica che ha colpito negli ultimi anni il Paese e che, di riflesso, ha reso anche il calcio ellenico molto molto debole. Anche se ai Mondiali, Manolas e compagni si erano arrampicati fino agli ottavi di finale.

Ranieri, l’aggiustatore re degli esoneri

Claudio Ranieri è stato definito l’aggiustatore. L’uomo che arriva quando una squadra è in difficoltà, la risolleva, ma non vince. E, puntualmente, arrivano i problemi che poi portano al suo esonero. A maggio era stato cacciato dal Monaco, nonostante il secondo posto in Ligue 1 da matricola. Lunga la sua carriera in Italia, con le esperienze alla guida di big come Juventus, Napoli e Roma. E quelle con il Cagliari, il Parma e la Fiorentina.

Anche all’estero, Ranieri si è fatto un ‘nome’, allenando il Valencia, l’Atletico Madrid e il Chelsea. I trofei in bacheca? Pochi. Tre con il Valencia: Coppa di Spagna, Supercoppa europea e l’Intertoto. Due con la Fiorentina: la Supercoppa italiana e la Coppa Italia. Troppo poco, o forse no. A seconda di come si guardi la questione. Ha avuto la possibilità, soprattutto con la Roma, di vincere lo scudetto. Ma l’ha perso quasi al fotofinish. Un perdente di successo: così si potrebbe definire Ranieri.

Claudio Ranieri

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ultimo aggiornamento: 15-11-2014


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