Corsa contro il tempo per il Parma di Tommaso Ghirardi: per adempiere alle scadenze di novembre, il patron gialloblu dovrà trovare entro lunedì qualcosa come 20 milioni di euro, altrimenti il club rischia in primis una penalizzazione in termini di punti in classifica, ma non è escluso addirittura lo spettro del fallimento. Dalle stelle alle stalle nel giro di pochi mesi dunque: il Parma è passato dalla qualificazione all’Europa League di maggio, cancellata in segreteria per inadempienze fiscali, all’ultimo posto attuale con rischio addirittura di scomparire dal calcio che conta.

Una situazione difficilissima quella degli emiliani, alle prese con una crisi senza precedenti nel recente passato, sia dal punto di vista sportivo che economico. Ultimi in Serie A con soli 6 punti all’attivo, i Ducali devono fare fronte anche ad una difficilissima situazione societaria: la cessione paventata nei giorni scorsi è ad una fase di stallo e le scadenze incombono. L’imprenditore albanese Rezart Taci, indiziato numero uno a rilevare le quote di maggioranza del club di Ghirardi, si è ritirato all’ultimo minuto, esattamente come fece tempo addietro con il Bologna. Negli ultimi giorni era spuntata pure una fantomatica cordata del Qatar, della quale però ad oggi non ci sono tracce.

Ora Ghirardi deve racimolare circa 20 milioni di euro entro la giornata di domani per rispettare le scadenze sui pagamenti. Una cifra che si contava di recuperare con l’ingresso di nuovi cosi, ma ora al patron gialloblu non resta che appellarsi a qualche amico, con la promessa di restituire presto il favore. Se riuscisse a superare questo scoglio, il Parma riuscirebbe a respirare fino a febbraio, quando dovrà fare i conti con una nuova e salata rata. Secondo il ‘Corriere dello Sport’, a correre in aiuto di Ghirardi potrebbe essere Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter a cui è legato da una grande amicizia.

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ultimo aggiornamento: 16-11-2014


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