Matthias Sammer, ex difensore di Borussia Dortmund e Inter, Pallone d’oro 1996 e attuale direttore sportivo del Bayern Monaco, rivela un retroscena clamoroso in merito al suo addio al calcio giocato, avvenuto quando aveva solo 31 anni. Dietro quel ritiro prematuro c’è lo ‘Staphylococcus aureus’, un batterio che lo ha tormentato per diverso tempo, arrivando addirittura a mettere a rischio la sua vita. Resistente alla meticillina, lo Staphylococcus aureus colpì Sammer meno di un anno dopo aver raggiunto l’apice della propria carriera, conquistando il Pallone d’Oro, il premio personale più ambito da ciascun calciatore.

Il 13 ottobre del 1997, quando vestiva già da diverse stagioni la maglia del Borussia Dortmund e della nazionale tedesca, Sammer si recò presso una clinica di Berlino per sottoporsi ad un intervento chirurgico al ginocchio. Da quel momento in poi iniziò il calvario, con il difensore tedesco a lamentare forti dolori, gonfiori e febbre. Il racconto di quanto si accaduto dall’operazione al ginocchio in poi, è dello stesso diesse del Bayern, che al settimanale ‘Die Zeit’ ha raccontato:

“I medici parlarono con mia moglie e le diedero poche speranze preparandola al peggio. Solo molto più tardi lei me lo ha rivelato. Tutte le alternative – rivela – erano grigie: che tutto tornasse come prima era la possibilità più piccola”.

Gli antibiotici che gli venivano somministrati non avevano alcun effetto, poi i medici trovarono finalmente una medicina che salvò la vita a Sammer, anche se da allora non è propriamente tornato alla normalità. Nonostante si evitò il rischio di rimanere invalido, l’ex calciatore non riuscì più a correre e smettere di farlo già a 31 anni fu un dramma:
“Avrei potuto continuare per altri 4-5 anni – continua il racconto – Adesso non posso correre con i miei figli. Ma la quotidianità con la mia famiglia e una vita nel mondo del calcio rappresentano la mia bussola e mi fanno felice”.

Matthias Sammer, la carriera

Cresciuto nella Dinamo Dresda, Sammer si trasferì allo Stoccarda nel 1990, poi fu acquistato dall’Inter nell’estate del 1992. Dopo soli sei mesi in nerazzurro, conditi da 11 presenze e 4 reti, tornò in Germania nel gennaio del ’93 per vestire la maglia del Borussia Dortmund con cui vincerà praticamente tutto quello che c’era da vincere, incluso il Pallone d’Oro. Campione d’Europa 1996 con la nazionale tedesca, si ritirò nel 1998 e nel 2000 iniziò la carriera di allenatore sempre al Borussia, prima come vice, poi come primo tecnico dei gialloneri. Nel 2001-2002 conquistò la Bundesliga, mentre nell’estate del 2004 passò sulla panchina dello Stoccarda. Dal 2006 al 2012 ricoprì il ruolo di direttore tecnico della federazione calcistica tedesca, oggi è direttore sportivo del Bayern Monaco.

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ultimo aggiornamento: 21-11-2014


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