“In questo momento è facile che circolino voci non vere, è semplice per la gente dare le notizie senza alcuna conferma. E ovviamente questa notizia non è vera“. Con queste parole José Mourinho ha smentito la clamorosa trattativa di cui si parla da qualche giorno, circa un clamoroso passaggio di Lionel Messi al Chelsea allenato appunto dall’allenatore portoghese. Questo rumors circola da diversi giorni, e probabilmente non saranno sufficienti le parole del tecnico lusitano a metterlo a tacere del tutto. D’altra parte quale allenatore ammetterebbe candidamente in pubblico di essere a conoscenza di una trattativa tanto importante?
Questo tam-tam mediatico è iniziato la scorsa settimana, quando Messi nel corso di un’intervista ha pronunciato una frase sibillina che ha messo in allarme i tifosi (e anche società) bluagrana:
“A oggi vivo il presente. Il mio obiettivo è quello di fare una grande stagione e vincere titoli con il Barcellona. Niente di più. Dopo si vedrà. Il calcio ha molti risvolti. Anche se ho sempre detto che mi piacerebbe restare, a volte non va tutto come si desidera. Fosse per me resterei per sempre al Barcellona, ma nel calcio contano tanti aspetti. E’ complicato, ma in questo momento penso solo al Barcellona, in futuro si vedrà”.
Queste dichiarazioni hanno scatenato la stampa spagnola che ha raccontato di un Messi intento ad imparare l’inglese da qualche mese a questa parte, per essere pronto ad un’eventuale trasferimento al Chelsea con il benestare del suo sponsor tecnico Adidas. Questa voce è stata smentita proprio oggi dal giornale catalano El Mundo Deportivo, che avrebbe contattato l’entourage dell’argentino per avere conferma di queste lezioni di inglese o della presunta trattativa tra Barcellona e Chelsea, ricevendo una risposta negativa in entrambi i casi.
L’impressione è che si continuerà così per mesi, con indiscrezioni e contro-indiscrezioni che agiteranno l’ambiente del Barça fino al termine di questa stagione. L’unica cosa sicura è che qualcosina sotto c’è, magari non per forza con il Chelsea, altrimenti l’argentino non avrebbe pronunciato quelle parole la scorsa settimana.
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