Dal fischietto alla scrivania, spesso il passo è breve ma ultimamente sta prendendo una nuova piega: un tempo assumevano incarichi di rilievo nell’Associazione Italiana Arbitri, poi gli ex arbitri hanno cominciato a prestare le loro competenze per esaminare gli episodi da moviola nei salotti televisivi, oggi le giacchette nere cominciano a riciclarsi con ruoli di primo piano direttamente nel mondo del calcio giocato. Il primo è stato Fiorenzo Treossi, team manager del Cesena da dieci anni, ma in Serie A è arrivato anche Andrea Romeo, l’ex direttore di gara della sezione di Verona, che da settembre siede abitualmente sulla panchina dell’Inter, da quando cioè è stato ingaggiato dal club nerazzurro come dirigente addetto agli arbitri.

Carica ben più prestigiosa per il fischietto pugliese Gianluca Paparesta che salutata la banda Mediaset ha deciso di assumere la presidenza del Bari, squadra della sua città, insieme a una misteriosa cordata russa; ultimo in ordine di tempo è il labronico Piero Ceccarini, il famoso arbitro di Juve – Inter del 1998 (quello del presunto rigore di Iuliano ai danni di Ronaldo), che da domani sarà il nuovo team manager del Livorno:

“L’A.S. Livorno Calcio informa che domani, Martedì 2 Dicembre 2014, alle ore 15.30, nei locali della sala riunioni del Centro Coni di Tirrenia, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Team Manager amaranto Piero Ceccarini”.

Chi è Piero Ceccarini

Arbitro italiano tra i più famosi negli anni ’90, esordì in Serie A nel 1989 mentre divenne internazionale nel 1992 (diresse la finale di Coppa delle Coppe del 1995 tra il Real Saragozza e l’Arsenal), venendo designato anche per Euro ’96. Concluse la sua carriera arbitrale nel 1999 per raggiunti limiti d’età (durante quella stagione “segnò” anche un gol in Coppa Italia, deviando un tiro di Ze Elias in Inter-Lazio 5-2), un anno prima la partita più incredibile da lui diretta, la già citata Juve – Inter col contatto Iuliano-Ronaldo in area di rigore che giudicò regolare tra le furenti proteste di Simoni e di tutti i nerazzurri; quattro anni fa in un’intervista alla Gazzetta ritornò sull’episodio:

“Ero troppo vicino all’azione. Sem­bra un paradosso, ma qualche volta ti penalizza. Comunque, ho perso i due passi di Iuliano verso Ronaldo. Nei miei occhi lo juventino è fermo, mentre l’interista gli piomba addosso come un tir. Non ho avuto il mi­nimo dubbio nel lasciar conti­nuare. Così come 30 secondi dopo, quando ho fischiato il ri­gore per la Juve. Le proteste? Non riuscivo a capire il perché. Ai giocatori dell’Inter dissi: ‘Il fallo è di Ronaldo. Nel basket sarebbe sfondamento’. Poi il giorno dopo ho rivisto l’azione. Sì, ho sbagliato. Co­me mi era successo altre volte. Vuole sapere che cosa avrei fi­schiato a posteriori? Punizione a due in area. Non vorrei sem­brare presuntuoso: per me è ostruzione”.

Dopo aver smesso di fischiare in mezzo al rettangolo verde, Ceccarini è diventato presidente del comitato toscano dell’AIA fino al 2002, mentre dal 2006 ha assunto la presidente della sezione di Livorno; suo ultimo incarico quattro anni va, in qualità di vice commissario alla CAN PRO. Da domani per lui comincia una nuova avventura, sulla panchina del Livorno.

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ultimo aggiornamento: 02-12-2014


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