Dal 1957 al 1986 il Carlantonio Bottagisio era stato il campo di calcio su cui il Chievo Verona disputava le proprie partite interne; a ridosso dell’Adige nel cuore di Chievo, teatro di storiche vittorie e ancora in vita nonostante il passare del tempo, il presidente del Chievo Luca Campedelli tre anni fa decise di metterci mano per ristrutturare non solo quel campo che nacque come parrocchiale, ma per regalare un centro alla città scaligera utile sia per il suo club che per gli appassionati di scherma (un vecchio amore di mister Paluani) e canoa/kayak. Nel giro di due anni l’iter burocratico era completo, nel gennaio scorso sono cominciati i lavori grazie a soldi privati, l’Istituto di Credito Sportivo e la Regione Veneto, per un totale di 6,5 milioni di euro: ieri è stata inaugurato il Centro d’Eccellenza Sportiva Bottagisio alla presenza del Presidente del CONI Malagò, del Presidente della Lega di B Abodi e di tante personalità del mondo dello sport come Sara Simeoni e Antonio Scarpa.

La mia prima volta qui, a vedere il Chievo, cadde che avevo 4 anni, era il 1972. Quando ho visto demolire la vecchia insegna è stato come non essere più bambino. Ma lo storico ingresso sarà ricostruito fedele all’originale” ha spiegato pacato ma in fondo raggiante il numero uno clivense, che ci ha tenuto a sottolineare come la struttura, che servirà soprattutto per le giovanili del Chievo per quanto concerne il calcio, sarà a disposizione di tutta la città:

“Stiamo costruendo delle strutture per dare un patrimonio al Chievo. Oltre ai giocatori è giusto dare una struttura utile al club ma anche alla città perchè non è ad uso esclusivo della squadra ma sarà aperta a tutto il mondo sportivo veronese. Malagò ed Abodi? Mi fa immenso piacere la loro presenza, è troppo per come sono abituato. Li ringrazio”.

Ma vediamo i numeri di questo centro che si ripromette di essere un fiore all’occhiello per tutta Italia: esso sorge su un’area di 33mila metri quadri al cui interno sono presenti due campi da calcio in sintetico (serviranno non solo per i giovani, ben 390 baby calciatori, ma anche per la squadra di Serie A femminile del Valpolicella), altri due per il calciotto, quindi 12 pedane per 60 schermidori e vasca voga su cui si alleneranno circa 70 canoisti, più ovviamente la sede centrale di tre piani con spogliatoi, sale mediche, lavanderia, palestre, magazzino, uffici, bar, ristorante, 35 posti letto per atleti e stanza relax.

Tanta soddisfazione, come intuibile, per il già citato Campedelli che non si può sottrarre alle domande di rito sul futuro prossimo del suo Chievo:

Continuare in A? Sì, quello a prescindere del centro, è importante sempre restare in A. Classifica? Non penso il Bottagisio influirà sulla classifica, ma aiuterà il settore giovanile per non mandarli in giro per Verona. Abbiamo dovuto tagliare qualcosa, ma tra un paio d’anni riprenderemo a fare ancora meglio. Momento? Stiamo migliorando, non siamo ancora guariti, ci vuole ancora molto per essere fuori pericoloso, riparliamone a fine campionato…”.

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ultimo aggiornamento: 04-12-2014


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