Primo colpo, vero colpo, di Massimo Ferrero alla guida della Sampdoria: da gennaio vestirà il blucerchiato la stellina dell’Estudiantes Joaquin Correa, numero dieci dei biancorossi da alcuni anni protagonisti in Argentina e attualmente guidati da Pellegrino in panchina (l’ex del Valencia anche vice di Benitez all’Inter) e Veron in qualità di presidente. Una trattativa un po’ a sorpresa quella condotta dal ds dei liguri Carlo Osti con l’avallo contemporaneo di mister Mihajlovic e del numero uno Ferrero, un’esigenza di mercato dettata dall’addio certo di Manolo Gabbiadini promesso sposo del Napoli; così a Genova arriva un ragazzo di appena 20 anni ma di sicuro avvenire, almeno a leggere le cifre dell’operazione e soprattutto la sfilza di pretendenti (dal Psg al City fino al Benfica e all’Inter).

Alla fine ha scelto la Sampdoria su suggerimento del mentore e presidente Juan Sebastian Veron che sbarcò in Europa quasi venti anni fa passando proprio alla Sampdoria dopo le ottime cose fatte vedere alla Bombonera col Boca Juniors. Ieri l’ufficializzazione del trasferimento, reso noto proprio dall’Estudiantes:

“La Commissione Direttiva dell’Estudiantes ha approvato stanotte la vendita di Joaquin Correa alla Sampdoria per 10 milioni di dollari (circa 8 milioni di euro, ndr), di cui il 50% appena arriverà la firma sul contratto. Per migliorare le condizioni dell’operazione, il presidente Juan Sebastian Veron ha sentito telefonicamente lo scorso sabato il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, col quale si è accordato per il 5% su una futura vendita superiore ai 12 milioni di euro. Il 50% sarà pagato quando sarà formalizzato l’accordo (presumibilmente il primo gennaio 2015, ndr), il resto in due rate. Una il primo dicembre 2015, una il primo dicembre 2016”.

A corredo anche due tweet, uno con l’annuncio dell’addio di Correa (potete vederlo sotto), l’altro coi ringraziamenti al ragazzo.

Ma che giocatore è Joaquin Correa, classe ’94 nativo del Tucuman (da cui il soprannome El Tucu)? I paragoni si sprecano: data la sua figura longilinea, la sua predisposizione a partire dall’out di sinistra (pur essendo destro), l’eleganza nel tocco e la visione di gioco rimandano a giocatori come Pastore, Kakà o Alvarez (quello pre-Inter, poi si è un po’ perso), anche se in fin dei conti Correa, come spesso si dice e alla fine è pure vero, assomiglia solo a se stesso, perché è un calciatore molto giovane e con ampi margini di miglioramento: compito di Mihajlovic modellare il talento di questo ragazzo sicuramente talentuoso.

Quale il prossimo colpo in canna sulla sponda blucerchiata di Genova? Ferrero, Osti e Mihajlovic, uni e trini, scandagliano il mercato: l’ultima idea porta all’ex milanista Adel Taarabt, ma anche Luis Muriel solletica la fantasia. Perché l’Europa è a portata di mano e per continuare a sognare ora servono anche i nomi. Come quello di Joaquin Correa.

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ultimo aggiornamento: 17-12-2014


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