Dopo la decisione dell’Assemblea di Lega di rendere facoltativo lo stage della nazionale italiana per le squadre impegnate nelle coppe europee, il ct Antonio Conte sembra orientato verso la cancellazione dell’appuntamento inizialmente programmato per il mese di febbraio (dal 9 all’11). Se da un lato, dunque, c’è stata l’apertura da parte dei club e della Lega Calcio di Serie A, dall’altro non si poteva non tutelare le società che hanno un calendario maggiormente fitto e che non sono obbligate a concedere i propri calciatori, visto che lo stage voluto da Conte non rientra tra le date ufficiali della Fifa.

L’assemblea di Lega, dunque, ha partorito una via di mezzo che non può che scontentare il CT, che si troverà sicuramente a dover tenere una tre giorni di allenamenti senza i calciatori più rappresentativi. Oltre alla Juventus, che ha avversato sin dalla prima ora l’idea dello stage a febbraio, anche la Roma avrebbe fatto fronte comune con i bianconeri, esattamente come avvenne qualche mese fa per l’elezione del nuovo presidente federale. Le due società che si contendono il campionato di Serie A hanno poi trovato man forte anche da parte degli altri club che giocano in Europa e una volta avuta la comunicazione della delibera di Lega, pare che il commissario tecnico sia andato su tutte le furie.
Uscendo dalla riunione, ha spiegato le motivazioni della Lega Calcio il presidente, Maurizio Beretta:

“La settimana prescelta è quella del 9-11 febbraio. Si accoglie la proposta del commissario tecnico Conte, ma mentre parteciperanno sicuramente a questi stage gli atleti delle squadre che non giocano nelle competizioni europee, le società impegnate in Champions ed Europa League saranno libere di valutare la situazione al momento, e quindi di decidere autonomamente se inviare i giocatori in Nazionale”.

Se confermato, dunque, per lo stage di febbraio Conte non avrà a disposizione quasi certamente i giocatori di Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina, Torino e Inter, più quelli che giocano attualmente all’estero come Verratti, Immobile, Motta, Balotelli e Cerci, che difficilmente saranno concessi dai rispettivi club. In definitiva, uno stage molto depotenziato, che non servirebbe sostanzialmente a nulla. I quotidiani sportivi di oggi sostengono che Tavecchio abbia subito rassicurato Conte, che però avrebbe già perso la tranquillità ritrovata dopo le voci circolate nei giorni scorsi di imminenti dimissioni nel caso in cui le società non avessero collaborato al suo progetto tecnico.

Ora lo scontro potrebbe spostarsi sulle date del prossimo campionato: la Tavecchio e Conte propongono di iniziare il 23 agosto 2015 per chiudere il 15 maggio 2016 e consentire così alla nazionale di preparare al meglio l’Europeo. Anche in questo senso, non c’è stata alcuna apertura da parte dei club (“ne parleremo a gennaio”, ha sottolineato Beretta) e con il clima che si è instaurato, l’intesa è lungi dall’essere trovata.

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ultimo aggiornamento: 20-12-2014


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Rassegna stampa 20 dicembre 2014: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport