Il Parma ha da qualche settimana cambiato proprietà, ma fin qui non è stato ancora ben chiaro chi siano stati realmente coloro i quali hanno rilevato le quote di maggioranza precedentemente nelle mani di Tommaso Ghirardi. Nel corso della conferenza stampa ufficiale il nuovo presidente Giordano e il dg Leonardi non hanno rilevato chi ci sia dietro la cordata, alimentando voci e rumors che ormai circolano insistenti. Sin dai primi giorni della trattativa per la cessione, si è fatto il nome di Rezart Taci, petroliere albanese che in passato ha tentato di rilevare altri club nostrani, il Bologna su tutti.

Ufficialmente, il nuovo proprietario del Parma è la holding russo-cipriota Dastraso, mentre nel ruolo di presidente è stato nominato l’avvocato Giordano, in precedenza vice-presidente esecutivo. Giordano ha preso la poltrona che in un primo momento era stata associata a Pietro Doca, gioielliere italo-albanese residente a Piacenza, e la terrà per gestire i primi mesi di transizione tra la vecchia e la nuova proprietà. Doca, secondo la versione ufficiale, “sarebbe stato spaventato dai media”, ma secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe stata un’abile mossa di depistaggio.

Dietro la holding Sastraso, che opera principalmente nel campo petrolifero, ci sarebbe proprio Taci. E a confermare indirettamente questa indiscrezione, è stato il calciatore Andi Lila, che il club emiliano ha da poco prelevato dai greci del Pas Giannina. Pubblicando sul proprio profilo Facebook la foto del suo primo giorno al Parma, il calciatore ha scritto: “Primo allenamento con il Parma. Grazie infinite alla famiglia Taci”. Insomma, dopo aver tentato per diverso tempo di entrare dalla porta principale nel calcio italiano, il petroliere albanese sarebbe riuscito nel suo intento. Nel giro di qualche settimana, o al massimo di qualche mese, dovrà per forza venire allo scoperto.

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ultimo aggiornamento: 30-12-2014


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