Stephan El Shaarawy è potenzialmente sul mercato. Anche ufficialmente, secondo quanto scorre nei corridoi di mercato, nel senso che il Milan apre la porta a chi si fa avanti. C’è bisogno di flusso di contanti in casa rossonera, perché adesso Inzaghi lamenta l’assenza di un centravanti, con Pazzini senza fiducia e praticamente libero dal giugno 2015 (nonché offerto ovunque). Le chiacchiere riguardano anche De Sciglio, ma con El Shaarawy c’è un’antica rottura mai sanata con Galliani che ne rende diversa la posizione: il Faraone può andare, il Milan chiede 18 milioni di euro, ma ascolta anche a 15.

Il Borussia Dortmund fu la prima a farsi viva, ma erano altri tempi e la stagione non era ancora disastrata come quella attuale (con il salvavita Champions League). Oggi di apparentemente interessata c’è soltanto il Chelsea, con la Juventus che lavora improvvisamente nell’ombra ma con pochi margini per sperare: il Milan è mediaticamente molto attento e in questo momento non ci sono juventini da inserire nel discorso con cui poter imbastire una contro trattativa. È un po’ quel che succede a Galliani nel tentativo di portare Destro in rossonero: non ci sono contropartite che interessano.

Tornando a Mourinho, il manager portoghese ha in mano un’offerta di 28 milioni di euro del Wolfsburg per il tedesco Schurrle. Ci sono valutazioni in corso a Londra, per questo El Shaarawy è entrato in orbita blues. Con un problema non minimo: Berlusconi non è contento della gestione dell’affare Fernando Torres, a cui avrebbe dato maggiore fiducia anche ambientale e di spogliatoio, e non è neppure convinto che cederlo fosse la mossa migliore. Adesso chiede di essere consultato prima di ogni movimento in uscita. E su El Shaarawy non è detto che non punti i piedi.

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ultimo aggiornamento: 13-01-2015


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