Sempre più in rotta con Ventura (ma non con l’ambiente granata), Fabio Quagliarella è insofferente nonostante abbia risposato la causa granata da pochi mesi. In questo scenario, noto più o meno a tutti gli operatori, si sono mosse Inter e Roma, non con quella convinzione giusta per smuovere l’attaccante napoletano che comunque non vuole ripetere le panchine inanellate alla Juventus nonostante gli anni di glorie e vittorie.

Diverso invece per l’Udinese, che si è fatta viva con Beppe Bozzo e con Urbano Cairo, nonché per l’amico di sempre Totò Di Natale che lo vuole in Friuli forse anche per consegnare il testimone a colui che potrebbe rappresentare l’esperienza e la voglia di gol che mancheranno all’Udinese quando lo stesso Di Natale si deciderà a smettere (massimo un anno e mezzo).

Le cifre sono importanti, perché l’operazione pare destinata a farsi, al più tardi a giugno anche se i Pozzo hanno appena definito gli ultimi dettagli della cessione del colombiano Muriel alla Sampdoria intascando una cifra tra i 7 e gli 8 milioni al netto dei possibili bonus.

A Stramaccioni un attaccante in rosa manca eccome, e manca soprattutto l’uomo che non fa pesare i possibili forfait di Di Natale: Quagliarella sarebbe entusiasta, nutre ottimi ricordi di Udine, due anni importante per lui (73 presenze e 25 gol all’attivo), e spinge per la soluzione.

La richiesta dell’attaccante a Cairo è chiara: niente prestito, soltanto titolo definitivo. Il Torino potrebbe non opporre resistenze da subito a patto di individuare prima il sostituto realistico (Osvaldo resta un sogno). Basteranno all’incirca 3 milioni di euro per mettere tutti d’accordo.

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ultimo aggiornamento: 19-01-2015


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