Sono stati individuati i responsabili dell’aggressione al gruppo di tifosi cesenati prima della partita di Serie A Cagliari-Cesena dell’11 gennaio scorso. Il questore del capoluogo sardo, Filippo Dispenza, ha emesso quattro Daspo per altrettanti ultrà rossoblu.

Secondo quanto ricostruito, un gruppo di sostenitori del club rossoblu, alcune ore prima della partita in programma alle 15 al Sant’Elia, organizzò nella centrale Piazza Del Carmine un vero e proprio agguato ai danni di alcuni supporter della squadra avversaria, tra cui delle donne, mentre pranzavano in un bar. Contro i tifosi romagnoli in trasferta vennero lanciati bastoni, pietre e bottiglie di vetro. Il bilancio finale fu di due feriti lievi. Sul posto intervenne la polizia che avviò subito le indagini per identificare i responsabili.

Il questore ha confermato l’intenzione di procedere “col massimo rigore contro la violenza becera e idiota” e ha annunciato l’avvio delle procedure per chiudere la sede degli ultrà che si sono resi protagonisti più volte di disordini e scontri contro le forze dell’ordine.

Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi si è complimentato con il questore di Cagliari per la decisione.

Non è finita, però. Perché secondo Il Corriere dello Sport, durante la perquisizione della Digos all’interno del covo degli ultrà del Cagliari (nella sede degli Sconvolts in via San Giacomo) sarebbe stato sorpreso anche un calciatore della squadra sarda. Al momento non è stato rivelato il nome del giocatore che, come precisato dalla Questura, non è indagato ma sarebbe semplicemente stato identificato dagli agenti nel corso di un’attività di prevenzione.

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ultimo aggiornamento: 22-01-2015


Rassegna stampa 22 gennaio 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Roma Garcia: Repubblica, tecnico a rischio