Il West Ham rischia l’espulsione dalla F.A. Cup per aver schierato Diafra Sakho nella gara del quarto turno vinta contro il Bristol. Il giocatore è stato decisivo, grazie al suo gol gli Hammers si sono imposti per 1-0 e incontreranno nel quinto turno il West Bromwich Albion. Ma a sollevare il caso ci ha pensato il Senegal che ha fatto un ricorso alla Football Association chiedendo la squalifica del club londinese, appellandosi a una norma del regolamente Fifa. Secondo la federazione senegalese il giocatore ex Metz non poteva essere schierato perché il club aveva dichiarato che fosse infortunato, motivo per il quale non ha partecipato alla campagna di Coppa d’Africa con la sua nazionale.

Ma il 25 gennaio Allardyce ha deciso di schierarlo nella sfida di coppa, decisione premiata dal gol dell’attaccante che ha regalato la qualificazione. Due giorni dopo il Senegal ha perso 2-0 contro l’Algeria, una sconfitta che è costata la qualificazione alla fase successiva del torneo. Evidentemente per i senegalesi non deve essere stato piacevole scoprire che un attaccante come Sakho segnava e decideva le sorti della sua squadra in Inghilterra, quando avrebbe potuto combattere per aiutare il suo paese, ecco allora che è partita la richiesta di penalizzare il West Ham.

Il club inglese avrebbe infranto una regola Fifa che stabilisce l’obbligo per un club di fornire i suoi giocatore alle nazionali, a meno che non ci sia un accordo formale tra le due parti in causa. Se il club in questione rifiuta di rilasciare il suo tesserato la Fifa stessa può decidere di assegnare una sconfitta a tavolino in tutte le partite in cui il giocatore è stato schierato. Questo, per estensione, porterebbe all’eliminazione del West Ham dalla coppa in favore del Bristol.

Ma il club dell’East End respinge vigorosamente ogni accusa dicendo di aver fatto tutto seguendo le regole. E in effetti il caso non è di facile risoluzione. Tra West Ham e Senegal c’erano già stati degli attriti lo scorso novembre quando Sakho era tornato infortunato dagli impegni con la nazionale, problemi alla schiena per lui che Sam Allardyce addebitò all’errata gestione delle cure da parte dello staff medico senegalese. Il primo gennaio, durante la sfida con il WBA, Sakho soffre di una ricaduta dello stesso infortunio, da cui la decisione che non sarebbe stato in grado di rispondere alla convocazione per la Coppa d’Africa.

Non è sbagliato sostenere che Sakho non avrebbe potuto giocare nelle prime due partite del Girone C contro Ghana e Sudafrica, se è vero, com’è vero, che non ha disputato un solo minuto con la sua squadra di club. L’unica partita in cui è sceso in campo è quella di F.A. Cup contro il Bristol, mentre era di nuovo nella lista degli indisponibili (il solito problema alla schiena) nel match di campionato perso contro il Liverpool. Per questo il cavillo sollevato dal Senegal appare pretestuoso, ma la Fifa potrebbe dare ragione agli africani.

La decisione è attesa nei prossimi giorni, il West Ham intanto ha assunto un intermediario per portare avanti il dialogo con la federazione africana e convincerla a ritirare il ricorso. I precedenti non lasciano immaginare che tipo di conclusione attendersi per questo caso. Nel 2008/2009 il Droylsden fu eliminato per una sconfitta a tavolino comminata per lo stesso motivo, aveva schierato un giocatore irregolarmente contro il Chesterfield. Quest’anno lo stesso Chesterfield è stato al centro di un procedimento, il motivo è sempre lo stesso, ma in questo caso la F.A. ha deciso soltanto di far disputare nuovamente il match contro i Milton Keynes Dons. Gli Hammers sperano di essere più fortunati e di vedere convalidato l’1-0 ottenuto sul campo, anche perché a questa coppa, già orfana di molte big, ci tengono davvero.

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ultimo aggiornamento: 03-02-2015


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