È corsa contro il tempo per il nuovo Parma di Giampietro Manenti. Entro il 16 di febbraio vanno trovati circa 14-15 milioni di euro per garantire le scadenze ed evitare la messa in mora della società. Nell’ambiente regna il caos ormai da settimane e settimane, oltretutto nei giorni scorsi sono circolate voci relative al coinvolgimento di un nuovo gruppo, che avrebbe acquistato il pacchetto di maggioranza della società che controlla il Parma, la Eventi Sportivi Spa, eventualità smentita dalla società emiliana tramite una nota stampa ufficiale:

“In merito a quanto diffuso da alcuni organi di stampa, Parma Fc smentisce categoricamente che sia il Gruppo Proto ad aver acquisito il pacchetto azionario di maggioranza di Eventi Sportivi Spa (società controllante il club) e che la trattativa si sia conclusa presso lo studio notarile Ricci di Milano. Parma Fc comunica che i dettagli sulla nuova proprietà saranno resi noti nella giornata di lunedì dopo la nomina dei nuovi CdA”.

Manca poco ormai, poi calciatori, allenatore e tifosi conosceranno il nome del nuovo Consiglio d’Amministrazione, il quarto nel giro di 40 giorni circa, ossia da quando Tommaso Ghirardi ha lasciato la presidenza. La squadra viaggia a gonfie vele verso una retrocessione in Serie B che al momento non sembra più evitabile, ma è un’intera città ad essere preoccupata per una gloriosa società che rischia seriamente il fallimento. Non è servito a tranquillizzare l’ambiente nemmeno l’arrivo di Giampietro Manenti, che nel recente passato ha tentato di rilevare il Brescia per poi, sembra, sparire nel nulla.

Manenti è l’amministratore delegato della Mapi Group, una società servizi che ha sede legale in Slovenia e che sembra sia in qualche modo legata ai russi di Gazprom. Le risicate informazioni che fin qui hanno avuto tesserati e tifosi in merito ai nuovi proprietari e dirigenti, hanno alimentato il clima di incertezza, che lo stesso Manenti ha provato a smentire tramite la ‘Gazzetta di Parma’:

“L’incontro con i calciatori mi è sembrato positivo, ho visto una squadra stanca psicologicamente che vuole i fatti, non le parole. Abbiamo convocato subito l’assemblea dei soci, è una corsa contro il tempo. Non è semplice riuscire a fare tutto in soli otto giorni, ma proviamo ad arrivare preparati al 16 febbraio”.

Manca ormai una settimana, poi sapremo se il Parma sarà in grado di pagare debiti e stipendi: in caso contrario, potremmo ritrovarci con una squadra costretta a scendere in campo fino a fine stagione con la Primavera, o peggio ancora, ritirata dal campionato.

Foto: QuiBrescia.it

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ultimo aggiornamento: 09-02-2015


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