Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale con delega alle riforme, rischia di essere travolto da un vero e proprio ciclone. Nel mirino della giustizia sportiva sono finiti due episodi che hanno fatto discutere molto nei giorni scorsi: l’intercettazione telefonica con il dirigente dell’Ischia, Iodice, e la sfuriata contro l’arbitro Gervasoni (con testimone il designatore di Serie B, Farina) avvenuta nell’intervallo di Lazio-Genoa. La palla passa al procuratore federale Stefano Palazzi, che proprio oggi dovrebbe incontrare i suoi collaboratori per avviare le indagini e programmare le prime mosse della giustizia sportiva. Secondo quanto riportano oggi alcuni organi di stampa, dovrebbero essere presto ascoltati proprio Iodice e Farina, poi toccherà allo stesso Lotito, che dovrà fornire, dopo averlo già fatto in conferenza stampa, la sua versione dei fatti.

Intanto, esattamente come per l’elezione alla presidenza federale di Carlo Tavecchio, il mondo del calcio italiano si spacca. Da una parte c’è chi come Adriano Galliani non vuole entrare nel merito della questione: “Dico solo che sono e sarò amico di Claudio Lotito”, ha fatto sapere nel weekend l’amministratore delegato del Milan, mentre il dg della Roma, Baldissoni ci va giù abbastanza duro: “Questa telefonata per me non è servita a peggiorare l’immagine del presidente della Lazio e di certi metodi in Lega”. Con la Roma si schiera anche la Juventus, una delle società che più ha avversato in questi mesi il duo Tavecchio Lotito.

A parlare per il club bianconero è il dg e ad dell’area sport, Giuseppe Marotta, che qualche mese fa è stato al centro di una querelle personale con il presidente delle Lazio. Una battuta infelice del patron biancoceleste proprio verso il dirigente della Juve, portò solo ad una multa e all’impossibilità per Marotta di sporgere querela senza violare la clausola compromissoria. Quanto alle ultime vicende che coinvolgono il consigliere federale Lotito, Marotta ha le idee chiare:

“E’ uno scenario inquietante. Noi riteniamo inadeguati i vertici societari – dice il dg dei campioni d’Italia – , e penso a Tavecchio, ma penso che, come detto a settembre, accentrare troppo i poteri nelle mani di una sola persona, Lotito nello specifico, è pericoloso. Serve un intervento esterno da parte del governo. La Juve è un voto in assemblea, dobbiamo accettare la democrazia. Mi sembra di essere tornato indietro ai tempi del Medioevo, più precisamente ai tempi del Feudalesimo, quando c’era un feudatario, vassalli e valvassori. Questo sistema noi non lo condividiamo per nulla e detto questo mi pare che abbiamo detto tutto. Noi siamo pronti a battagliare, però contro i mulini a vento è difficile farlo. Dall’interno un cambiamento lo reputo impossibile”.

lotito telefonata

Marotta, più che sull’episodio avvenuto nell’intervallo di Lazio-Genoa, si concentra sulla telefonata tra Iodice e Lotito, in merito alla quale sottolinea:

“Il modo con cui sono emerse certe dichiarazioni vada biasimato, e poi ci sono concetti espliciti sui quali non siamo d’accordo: dire che Beretta non conta nulla, che Abodi è un cretino… Sono esternazioni molto gravi per un consigliere federale. Noi non condividiamo il modus operandi anche se la riforma va fatta”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 16-02-2015


Rassegna stampa 16 febbraio 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Padova: rissa tra genitori durante partita di pulcini