Giorni caldi per il presidente federale Carlo Tavecchio. Il numero uno del calcio italiano ha parlato oggi ai microfoni de ‘La politica nel pallone, la trasmissione di Gr Parlamento, dopo essere stato ospite ieri sera alla ‘Domenica Sportiva’, trasmissione Rai durante la quale è apparso leggermente in imbarazzo per la questione ‘Opti Pobà’. Tavecchio vuole cancellare quella che continua a ritenere meramente una “scivolata” e continua a dirsi concentrato sulle riforme, che almeno in via ufficiale sono state sottratte alla supervisione di Claudio Lotito.

Le priorità del presidente federale sono le riforme dei campionati, a partire da quelli di Serie A e Serie B, che andranno snelliti in modo tale da aumentare il livello e dare al contempo più spazio alle nazionali. Una cosa che farebbe molto felice il commissario tecnico Antonio Conte, nei mesi scorsi molto nervoso per via di alcune decisioni della Lega Calcio che ne hanno complicato il lavoro.

“I campionati di Serie A e B devono essere ridotti di almeno due unità per gli impegni delle Nazionali o di altra natura. Bisogna fare delle cose compatibili con il sano gioco e la responsabilità delle società senza frizioni sugli stage. Siamo in corsa per la qualificazione agli Europei – sottolinea – e abbiamo dei problemi, non lo capisco”.

Un’altra grana con cui deve fare i conti la Federazione è il caos Parma: il club gialloblu rischia il fallimento, ma lo stesso Tavecchio, l’Aic, la Lega Calcio e il sindaco di Federico Pizzarotti, stanno accelerando per una sorta di fallimento pilotato, che consenta alla gloriosa società emiliana di completare l’attuale campionato di Serie A e ripartire il prossimo anno dalla Serie B e non dai dilettanti. In merito a questa incresciosa situazione, Tavecchio fa alcune puntualizzazioni:

“Si sta lavorando con il tribunale, con il sindaco, le associazioni e la Lega per individuare un percorso. Impensabile che si possa chiudere il campionato con questa defezione. Rivedremo il Parma in campo domenica in una situazione non chiara, vedremo se lo sarà in futuro per garanzie e rispetto delle regole. Portare i libri in tribunale? Bisognerebbe fare così ma l’imprenditore non si trova. Altrimenti, bisognerà aspettare l’udienza del 19 marzo, ma è troppo lontano”.

Oggi, intanto, la Figc ha incassato il no della federazione olandese alla disputa di un’amichevole. La proposta era stata avanzata nei giorni scorsi allo scopo di tenere i saldi tra le due federcalcio dopo gli incidenti causati dagli ultras del Feyenoord giovedì sera a Roma. L’incasso del match amichevole, sarebbe stato devoluto per la ristrutturazione dei monumenti danneggiati dagli scalmanati olandesi. A quanto pare, però, non se ne farà nulla e l’allerta rimane elevatissima in vista del ritorno di Europa League di giovedì prossimo nei Paesi Bassi:

“Dipende dagli olandesi – conclude Tavecchio – , perché si deve giocare a Rotterdam non a Roma. Le nostre amichevoli sono già finite a livello contrattuale, bisogna anche prendere in considerazione i calendari di Fifa e Uefa. Per il match di ritorno tra Feyenoord e Roma ci sarà un controllo di polizia ferreo.”

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ultimo aggiornamento: 23-02-2015


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