Roberto Mancini in conferenza stampa (video in apertura di post) si è detto sicuro che la squadra farà una grande partita e che non c’è il pericolo di sottovalutare l’avversario. Domani alle ore 19 allo stadio San Siro (“dove il pubblico ha sempre avuto un peso”) va in scena il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. L’Inter affronta il Celtic dopo il rocambolesco pareggio dell’andata 3-3 in Scozia. Risultato che, evidentemente, favorisce almeno sulla carta i nerazzurri ai quali per accedere agli ottavi basta anche un pareggio con meno di due reti subite.

Partiamo con un leggero vantaggio, ma ci sarà da giocare fino al 95’ perché il Celtic è una squadra forte che non molla mai. Contro di loro non vinci finché non è finita.

Il Mancio ha ammesso che avendo giocato ogni tre giorni “un po’ di stanchezza c’è” perché “non abbiamo avuto il tempo di rilassarci” ma ha anche aggiunto che “certi incontri si possono preparare meglio dopo aver ottenuto risultati buoni con prestazioni buone”. Con riferimento alle tre vittorie consecutive ottenute in campionato. Il tecnico jesino ha ribadito che decisivo sarà non “abbassare la tensione e la guardia” e rimanere concentrati.

A proposito della formazione anti Celtic, di sicuro ci sarà Carrizo in porta (anche in caso di finale giocherebbe lui, ha spiegato Mancini, perché è il portiere dell’Europa League), Juan Jesus e Santon in difesa, Medel e Guarin a centrocampo e Icardi e Palacio in avanti. Per il resto il tecnico non si è sbilanciato pur assicurando che sia D’Ambrosio sia Andreolli, lontani dal campo da 4 settimane, sono a disposizione.

Infine sulle sostituzioni che per i critici sono state ritardate anche nel match vinto contro il Cagliari, il Mancio ha spiegato:

La squadra ha trovato un assetto e sono giocatori giovani e forti, a volte si può anche tenere la stessa squadra per 90 minuti.

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ultimo aggiornamento: 25-02-2015


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