Può una strategia di marketing, pensata da professionisti del settore per un gigante il cui marchio è riconosciuto a livello mondiale, trasformarsi in un clamoroso autogol (tanto per restare in tema calcistico)? Sì, assolutamente, è la bufera che ha investito Dunkin’ Donuts ne è un esempio perfetto. La famosa catena di ristoranti americana che vende ciambelle e caffè da anni investe molto sulle sponsorizzazioni sportive e dallo scorso gennaio è sbarcata nel calcio europeo siglando un accordo multimilionario con il Liverpool per diventare il fornitore ufficiale del club.

Un disgraziato tweet però stava per rovinare l’idillio con i tifosi, poche righe e un’immagine che hanno scatenato l’ira dello sterminato popolo di fan dei Reds. Nel tweet in questione Dunkin’ Donuts chiedeva: “Vi piace lo stemma del Liverpool? Diteci come vorreste il vostro stemma personalizzato e potremmo sorprendervi!”. Fin qui nulla di male, a indignare la gente di Anfield però era la foto che accompagnava quelle poche innocue parole. Lo stemma societario del Liverpool veniva affiancato da una sua rivisitazione in stile Dunkin’ Donuts, una rivisitazione che era un oltraggio continuo alla storia centenaria di uno dei club più famosi al mondo.

La parte superiore del logo, quella dove campeggiano gli Shankly Gates (i cancelli di Anfield inaugurati nel 1982 in memoria dello storico allenatore Bill Shankly) con la celebre dicitura “You’ll never walk alone” è stata sostituita con una composizione di ciambelle e una tazza di te al centro, la frase dell’inno dei Reds è diventata “America Runs on Dunkin'”. Il Liver Bird, l’uccello al centro dello stemma simbolo della città di Liverpool, è stato poi rimpiazzato dalla celebre doppia D dell’azienda americana. Ma l’affronto peggiore è stata la rimozione delle due fiammelle ai lati del logo (le eternal flames), inserite in memoria dei 96 tifosi morti nella terribile tragedia di Hillsborough, rimpiazzate da due bicchieroni di milk shake. Tante gaffe in un solo tweet non si erano mai viste e i tifosi hanno subito mostrato la loro indignazione sui social network.

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Il colosso americano ha ovviamente capito subito, neanche troppo, di aver fatto un clamoroso passo falso ed è corso ai ripari. Il tweet incriminato è stato prontamente rimosso, anche se la memoria di esso resterà per sempre perché internet nulla dimentica, ed è stato emesso un comunicato stampa per chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dall’immagine in questione, specificando che non era intenzione dell’azienda di offendere qualcuno. Sarà sufficiente? Lo scopriremo nelle prossime settimana quando si capirà se i tifosi decideranno di continuare ad affollare i Dunkin’ Donuts di Anfield o se preferiranno piuttosto boicottarli. Per l’azienda americana la lezione è chiara: quando entri in un mercato complicato come può essere l’Europa e il suo calcio, faresti bene a capirlo nel profondo prima di adottare strategie di marketing che forse potrebbero funzionare oltreoceano ma non certo nel vecchio continente.

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ultimo aggiornamento: 26-02-2015


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