La tentazione sarebbe forte, fortissima. Di accogliere la Juventus oggi alle 15 con spumante, pasticcini e stelle filanti. Ma no, non si può fare. Non si è vinto ancora nulla. Neanche il campionato. Massimiliano Allegri lo ripete alla stampa, ma soprattutto sta cercando di farlo capire ai giocatori. Oggi il Genoa è un brutto cliente. E non solo per le assenze in casa dei campioni d’Italia.

I rossoblù sono finora l’unica squadra che ha battuto la Juve in campionato (a Marassi, gol all’ultimo secondo). Sono veloci e compatti. Forse concedono qualcosa, ogni tanto, in difesa, ma Perotti è un peperino. E Niang ha ripreso vigore da quando ha lasciato il Milan. Occhi aperti, quindi, niente ebbrezza da scudetto vicino. E tanto, tanto sudore. Vanno bene gli applausi, dopo l’impresa di Dortmund. Ma poi bisogna pensare ai 90′ di oggi.

Allegri sarà costretto ancora una volta a schierare la difesa a tre, con il ritorno del trio Barzagli – Bonucci – Chiellini dal fischio d’inizio. Tra i tre di centrocampo, ci sarà Marchisio che, dopo l’influenza, non potrà però essere al meglio (o avere i 90′ nelle gambe). Davanti, si ricompone il duo Llorente – Tevez, vista l’assenza per squalifica di Morata. Pepe dovrebbe cominciare dalla panchina.

Allegri ha fissato una tabella di marcia che vale per le prossime tre uscite. La Juve dovrà conquistare 9 punti per non ‘incasinarsi’ e, allora sì, rilassarsi un po’ in campionato e pensare alle due Coppe in cui è ancora in ballo. Ma oggi, poi contro l’Empoli e, infine, contro il Parma, serve vincere. La Roma ha rallentato, è vero, ma c’è la Lazio che incombe e che potrebbe eventualmente ancora giocarsi le sue carte proprio allo Stadium tra un mesetto. Niente spumante, quindi, e voglia di vendetta sportiva per quella partita di andata che non è andata giù a nessuno. In casa Juve.

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ultimo aggiornamento: 22-03-2015


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