Beppe Marotta raggiante per la qualificazione alle semifinali di Champions League da parte della Juventus. Non è stata una grande Juve contro il Monaco, ma contava passare il turno: la Vecchia Signora torna tra le prima quattro squadre più forti d’Europa dopo ben 12 anni. Un grande risultato sportivo, ma anche un grande passo dal punto di vista finanziario: giocare una semifinale di Champions League porta nelle casse societarie tanti soldi con i quali la dirigenza potrà ulteriormente rafforzare la squadra per provare a competere alla pari con le big del calcio mondiale.
In pochi ci avrebbero scommesso l’estate scorsa, quando Antonio Conte lasciò al secondo giorno di ritiro la Juventus e la dirigenza affidò la guida tecnica a Massimiliano Allegri. Proprio al tecnico toscano va il primo pensiero del dg Beppe Marotta ai microfoni di Sky:

“Non so le percentuali di merito di un allenatore, abbiamo creato i presupposti ad Allegri per fare bene, e lui sta facendo grosse cose. Oggi la prestazione non sarà piaciuta, ma contava passare e i giocatori hanno margini di crescita. L’obiettivo ora sarà di vincere e convincere”.

Negli anni passati, Conte aveva giustificato i risultati deludenti in Coppa con una frase che oggi ancora riecheggia: “Non ci si può sedere con 10 euro in tasca ad un ristorante da 100 euro”. Marotta, ricordando proprio quella uscita, non lesina una frecciatina all’ex allenatore bianconero:

“È una grande soddisfazione esserci finalmente. Ci siamo seduti a questo tavolo da cento euro con la consapevolezza di aver svolto un ruolo straordinario in questi anni. Speriamo che il sapore dei cibi sia prelibato”.

La Juventus si trova ora a dover competere con altri tre colossi: quale che sia l’avversaria da affrontare in semifinale, servirà un’impresa. Nei prossimi anni, però, bisognerà rafforzare la squadra per potersela giocare con maggiori chance. Marotta ne è consapevole e sui nomi che circolano maggiormente per il prossimo mercato – Falcao, Cavani e Dybala – sottolinea:

“Sono profili diversi. Dybala è un investimento futuribile ma senza esperienza o consistenza ancora per questi palcoscenici. Non nego che ci piace, c’è stato un incontro con Zamparini, tanto anche se non ve lo dico io lo dice lui… Cavani ci piace, ma non ci risulta sul mercato. Se lo fosse… Falcao? E’ dura. Ha uno stipendio notevole, oggi come oggi è utopistico”.

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interviste Juventus presidenti e dirigenti

ultimo aggiornamento: 23-04-2015


Rassegna stampa 23 aprile 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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