Domani sera al Bernabeu, Gigi Buffon e Iker Casillas saranno due dei protagonisti assoluti di Real Madrid-Juventus. Lo sa bene Dino Zoff, che prima del match dell’andata era stato punzecchiato dalla stampa spagnola sul dualismo tra i due estremi difensori. Buffon e Casillas hanno fatto un’era, ma per tanti addetti ai lavori sono ancora tra i più forti al mondo nel loro ruolo. Dello stesso parere anche l’ex ct della nazionale italiana, che tra i due, almeno così era sembrato, preferisce il numero uno del Real Madrid.

Intervistato oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’, però, oggi Dino Zoff ha corretto il tiro, spiegando che in realtà secondo lui tra Buffon e Casillas non ci sia partita, meglio il capitano bianconero.

“Chiariamo una volta per tutte. A me non piace stilare classifiche. Agli spagnoli – sottolinea – avevo detto che oggi il migliore è Neuer e che Gigi e lo spagnolo sono molto bravi. Ho aggiunto che quest’ultimo si è ripreso nell’ultima stagione dopo essere andato in difficoltà e quella frase è stata strumentalizzata. Approfitto oggi per chiarire definitivamente. Per me fra i due non c’è partita: meglio Gigi”.

Tanti rivedono nella carriera di Buffon proprio quella di Zoff: entrambi, tra l’altro, non hanno mai vinto la Champions (la vecchia Coppa dei Campioni):

“Con una enorme differenza. Io non posso più vincerla – ammette Zoff – , lui sì. E al Bernabeu la Juve ha i numeri per arrivare in finale anche se il Real è fortissimo. Sarà dura controllare Ronaldo e gli altri, ma i bianconeri hanno le qualità per contenere e poi ripartire e far male di rimessa. E Gigi non ha bisogno di consigli. Sarà sicuramente protagonista”.

Quanto ai ricordi “Real”, Zoff si è presentato al Bernabeu – stadio nel quale con l’Italia batté la Germania nel 1982 – per l’ultima volta da allenatore con la Lazio nel febbraio del 2001:

“Era per un Real-Lazio di Champions ed ero tornato sulla panchina della Lazio. Quella sera scrutai lo stadio in ogni angolo, rivedendo nella mia mente i fotogrammi della straordinaria vittoria contro la Germania. Quasi non mi ricordavo lo stadio come luogo. Quando scendi in campo per giocare una finale sei così concentrato che non guardi i particolari esterni. Giocò anche bene quella Lazio, peccato per aver perso 3-2 nel finale”.

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ultimo aggiornamento: 12-05-2015


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