Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è pentito di aver puntato lo scorso anno su Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, attualmente ultimo in classifica in Svizzera con il Lugano (8 punti in virtù di 7 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie), sarebbe il principale colpevole della retrocessione in B del Cagliari. Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’, Giulini ammette che la scelta fu allora dettata dall’entusiasmo, ma potesse tornare indietro non la rifarebbe:

“Forse c’è stato troppo entusiasmo da parte nostra nell’affrontare il primo anno in Serie A con una nuova dirigenza. Con una soluzione più conservativa sarebbe andata meglio”.

Giulini, ammette dunque di aver avuto anche le sue colpe per via dell’inesperienza, ma tra le concause che hanno portato all’addio della Serie A, quella che avrebbe pesato di più è stata proprio la scelta dell’allenatore:

“Ci sono state tante componenti che hanno fatto girare male questo tentativo. Magari una scelta più saggia sarebbe andata diversamente – evidenzia – , mi piaceva molto Maran, magari con lui ci saremmo salvati l’anno scorso”.

Maran al Chievo sta facendo molto bene, non ci sarà mai la riprova che con questo allenatore il Cagliari si sarebbe salvato, ma di sicuro in Sardegna Zeman ha continuato la sua striscia negativa che, a parte la parentesi al Pescara in B, va avanti ormai da tanti anni. E non sta facendo eccezione l’esperienza in Svizzera al Lugano, dove la sua squadra si trova in ultima posizione. Comunque sia, il Cagliari è ripartito con un nuovo progetto tecnico, al centro del quale c’è l’allenatore Rastelli:

“Ha fatto molto bene nelle precedenti esperienze – dice di lui Giulini – , ha sempre raggiunto gli obiettivi che le società gli hanno dato e conosce bene la categoria, ha grande umiltà e sa trasmettere quella fame ai ragazzi”.

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ultimo aggiornamento: 12-10-2015


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