Arrigo Sacchi contro Roberto Mancini e la sua Inter: il primato in classifica non basta, secondo l’ex tecnico del Milan, i nerazzurri non esprimono un bel gioco perché pensano solo ed esclusivamente al risultato. Ritenuto ormai da anni “profeta” del calcio spettacolo, a Sacchi il gioco dell’Inter proprio non va giù: nonostante contro il Frosinone sia arrivato un netto 4-0, sono troppe le partite che Icardi e soci hanno fatto proprie con il minimo punteggio. Tanti 1-0 che hanno confermato come l’Inter sia stata costruita con un disegno ben preciso: si tratta di una squadra fisica che si basa molto sulla difesa solida, piuttosto che sulla propositività in attacco.

Sacchi, riconosce a Mancini di avere le idee chiare, ma comunque di praticare un calcio vecchio:

“L’Inter è la dimostrazione di un calcio antico, vecchio, rivisitato da una persona con idee chiare. In certe nazioni questo tipo di calcio non sarebbe apprezzato. Ma va bene in un Paese come l’Italia, dove la vittoria è tutto”.

Ospite di un convegno su welfare e sport all’ospedale Vizzolo Predabissi dell’Azienda ospedaliera di Melegnano, Sacchi spiega quale sia la differenza tra il calcio italiano e quello di altre nazioni ritenute sportivamente più all’avanguardia:

“In tanti Paesi il calcio è uno spettacolo sportivo. Qua, invece, non è uno spettacolo perché non c’è estetica, né uno sport perché non si rispettano le regole, come dimostrano i tanti scandali”.

Non che la creatività manchi in Italia, ma fa fatica ad emergere: meglio puntare su vecchie certezze…

“Ora siamo in un momento buono perché abbiamo un gruppo di allenatori stilisti, ottimisti, più creativi, che insegnano di più e – conclude – vanno a giocarsela apertamente ovunque”.

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ultimo aggiornamento: 23-11-2015


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