Arsene Wenger continua la propria crociata contro il doping e soprattutto contro l’Uefa. Al manager dell’Arsenal non è ancora andato giù il caso Aremi: nonostante il calciatore sia stato trovato positivo al controllo antidoping effettuato lo scorso mese di settembre proprio al termine della gara vinta dalla Dinamo Zagabria contro i ‘Gunners’, l’organismo presieduto da Michel Platini ha deciso di omologare il risultato. E sta proprio qui il motivo del contendere: Wenger sostiene che giocando con un calciatore ‘dopato’, gli avversari avrebbero alterato comunque il risultato finale del match.

Arijan Aremi è stato squalificato per quattro anni, ma nessun provvedimento è stato preso nei confronti della società croata, che ha pure intascato i tre punti della vittoria contro l’Arsenal. Nella conferenza stampa di ieri, Wenger si è scatenato sull’argomento, senza mandarle a dire all’Uefa:

“Non si può dire ‘ok’, avevano un giocatore dopato e poi confermare il risultato. Questo significa che, fondamentalmente, accetti il doping”.

Nei giorni scorsi, lo stesso Wenger aveva chiesto controlli più serrati contro il doping, ma la replica dell’allenatore della Dinamo Zagabria, Zoran Mamic, non si è fatta attendere:

“Il signor Wenger può parlare di quello che vuole, ma ci sono altre persone che prendono decisioni su questo. Io non credo che ci sia un problema con il doping nel calcio”.

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ultimo aggiornamento: 24-11-2015


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