Arrigo Sacchi quando parla fa sempre abbastanza rumore: nei giorni scorsi, l’ex tecnico del Milan e della nazionale italiana, è entrato a gamba tesa su Roberto Mancini e il gioco espresso dalla sua Inter, oggi intervistato da ‘La Repubblica’ ha esaltato le doti di Josep Guardiola, tecnico del Bayern Monaco. Nonostante il Barcellona sia indubbiamente la squadra più forte del momento, Sacchi ritiene Guardiola più bravo di Luis Enrique, poiché il tecnico blaugrana si basa principalmente sui tre “tenori offensivi” Neymar, Suarez e Messi.

“Guardiola è uno studioso. Un genio. Un fenomeno. Un maestro della didattica. Pep – continua Sacchi – ha una sola certezza: si può fare sempre di più e di meglio, è alla continua ricerca di soluzioni nuove”.

Contro l’Olympiacos in Champions League, il tecnico del Bayern Monaco ha stupito tutti schierando addirittura cinque attaccanti in una sola volta:

“È il numero uno al mondo. Poi – prosegue l’ex CT – ci sono altri tecnici bravissimi in altre cose. Ad esempio: Pep non si troverebbe bene con giocatori troppo individualisti; se invece dai 11 portieri a Carlo Ancelotti, lui tirerebbe fuori il massimo pure da loro. Ma in questo momento Guardiola non ha rivali”.

Insomma, il tecnico del Bayern al momento non ha rivali, ma se oggi la sua squadra affrontasse il suo Milan, quello “degli olandesi”, non avrebbe scampo, poiché quella squadra rimane per Sacchi la più forte della storia:

“Partivamo col 4-4-2 ma non ci stavamo mai: spesso avevamo due difensori, un centrocampista e sette in avanti. E io chiedevo sempre cinque giocatori oltre la linea del pallone. Non a caso – evidenzia ancora senza falsa modestia – l’Uefa ha eletto quel Milan la migliore squadra di tutti i tempi e secondo me eravamo più forti dei fenomeni di adesso: ne conveniva anche Ancelotti tempo fa”.

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ultimo aggiornamento: 27-11-2015


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