Fabio Capello e i campioni: un rapporto tormentato dovunque il tecnico friulano abbia allenato. Da Cassano a Roberto Baggio, passando per Ronaldo e tanti altri ancora. Avendo allenato sempre il meglio che c’era in circolazione, Capello si è trovato a gestire veri e propri numeri uno che si sa, spesso sono molto difficili da trattare. Avendo un carattere forte, poi, l’allenatore che si è seduto tra l’altro sulle panchine di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, è arrivato in tante occasioni allo scontro frontale.

Tra i giocatori con cui il rapporto è stato più tormentato, c’è Ronaldo, il ‘Fenomeno’ che dopo aver incantato tutti all’Inter, tornò in Spagna per vestire la maglia del Real Madrid. L’esperienza ‘merengue’ per lui fu molto difficile, sia perché aveva già vestito la casacca del Barcellona qualche anno prima, sia perché in panchina c’era appunto Fabio Capello. A distanza di anni, l’allenatore torna con la mente al 2007, quando Ronaldo fu sostanzialmente ‘costretto’ a trasferirsi al Milan poiché la sua avventura madridista si era praticamente conclusa.

“Si presentò a Madrid che era 96 kg – racconta Capello da Dubai per i Globe Soccer Awards – , gli chiesi di arrivare a 88-90 ma non c’è stato niente da fare. Era un grandissimo giocatore, ma un leader negativo per il gruppo”.

Inevitabile il divorzio che come ricorda Capello, si rivelò alla fine cosa buona per il Real Madrid:
“Lo cedemmo a gennaio e l’ambiente in squadra cambiò completamente, riuscimmo a recuperare nove punti al Barcellona, ma l’impatto mediatico fu enorme”.

La stagione si concluse quell’anno con il Real Madrid che vinse la Liga Spagnola in rimonta, mentre Ronaldo in Italia mise a segno sette gol che risultarono decisive per consentire al Milan di agguantare un quarto posto che allora valeva ancora una posizione in Champions League.

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ultimo aggiornamento: 28-12-2015