La moviola in campo ridurrà gli errori degli arbitri e metterà a tacere le polemiche? Anche no. Negli USA sta facendo molto discutere il caso della partita giocata tra Orlando City e New England Revolution al Citrus Bowl. Il match, valido per la Major League Soccer americana, si è concluso con il punteggio di 2-2 ma la squadra di Kakà ha di che recriminare per una decisione beffarda dell’arbitro che con il supporto della tecnologia non ha corretto la sua decisione “in meglio”.

In attesa dell’adozione della moviola in campo anche in Italia, dunque, spunta già un caso che si potrebbe ripetere anche in Serie A. Dopo aver fischiato un fallo di mano fuori area in pieno recupero, il direttore di gara ha corretto la sua decisione concedendo un calcio di rigore dopo essersi consultato tramite auricolari e microfono con i suoi collaboratori a bordo, che a loro volta avevano rivisto le immagini tramite una moviola “non ufficiale”. Il conciliabolo tra l’arbitro e gli assistenti è durato circa tre minuti e ha partorito la trasformazione del calcio di punizione dal limite in rigore, sbagliando.

Se è vero, infatti, che il contatto il presunto fallo sia avvenuto dentro l’area e non fuori area, come inizialmente indicato dal direttore di gara, l’utilizzo della moviola non ha potuto correggere l’arbitro nell’aspetto più importante dell’episodio, ossia sul fatto che non fosse affatto mani, bensì un colpo di spalla. In totale, dunque, il gioco è stato fermato per circa 5 minuti durante i quali l’arbitro e i suoi collaboratori sono giunti comunque ad una decisione sbagliata: non era fallo di mano e alla fine forse, la punizione dal limite, seppur non propriamente corretta, non avrebbe falsato il risultato come invece è avvenuto in seguito all’uso della moviola. O no?

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ultimo aggiornamento: 18-04-2016


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