La (finta) Haka inscenata, giovedì scorso, da alcuni figuranti prima di Milan-Carpi su iniziativa di uno dei main sponsor rossoneri non è passata inosservata in Nuova Zelanda, patria dell’arcinota danza che precede ogni sfida di rugby con gli All Blacks protagonisti.

Oltre a scatenare lo scherno degli appassionati di rugby sui social (e degli stessi tifosi milanisti) la Haka di San Siro è stata criticata “ufficialmente” dal The New Zealand Herald, uno dei maggiori quotidiani neozelandesi che, nella sua versione online, ha stigmatizzato lo spettacolo senza mezzi termini

E’ uno degli spot più orribili e disgustosi nella storia dello sport. Avremmo voluto che una cosa del genere non fosse vera. Questa è una di quelle volte in cui ti metti la testa fra le mani e ti chiedi a che punto sta arrivando il mondo

Pesante il commento dell’Herald ma quasi inevitabile e sicuramente condiviso da tanti altri neozelandesi che si saranno sentiti offesi da una messa in scena a fini pubblicitari talmente brutta nell’esecuzione da offendere una danza che non è solo folklore ma un autentico rito dall’altra parte del globo.

Oltreché sul campo, quindi, il Milan sta perdendo colpi anche in uno degli ambiti dove, in passato, era leader in Italia e non solo, ovvero quella della comunicazione e della promozione pubblicitaria del brand. Certo, va precisato che la cosiddetta Tekitanka non è stata creata dal Milan ma prestare i propri colori a simili iniziative, nell’epoca dei social, rappresenta una scelta azzardata che non fa altro che attirare ulteriori critiche in una stagione avara di soddisfazioni.

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ultimo aggiornamento: 23-04-2016


Rassegna stampa 23 aprile 2016: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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