Euro 2016 – Oggi, mercoledì 22 giugno 2016, si giocherà alla 21 Italia-Irlanda. Gli azzurri di Antonio Conte sono già qualificati agli ottavi di finale, turno ad eliminazione diretta nel quale se la vedranno con la Spagna campione in carica. La sfida di stasera, ai fini della competizione, dunque, vale pressoché zero per la nazionale italiana. Vale molto di più, invece, per la Repubblica d’Irlanda, che si gioca la qualificazione agli ottavi. Nel Gruppo D, infatti, gli irlandesi occupano attualmente l’ultimo posto con un solo punto, un gol fatto e tre subiti. Una vittoria contro l’Italia, aprirebbe importanti scenari, al netto del risultato dell’altra gara tra Belgio e Svezia.

Non sarà affatto facile, però, fare tre punti contro la rocciosa difesa avversaria. Gli irlandesi sono avvisati anche dal loro ex ct Mick McCarthy, che si è seduto sulla panchina della selezione dal 1996 al 2002.

“Non bisogna assolutamente affrontare la partita di domani pensando a un’Italia più debole solo perché in campo mancheranno alcuni titolari – dice in un’intervista rilasciata a Paddy Power – . L’Irlanda dovrà disputare una delle sue prestazioni migliori se vuole nutrire qualche speranza di qualificazione. Conte ha portato in Francia i 23 giocatori migliori, non solo 11. E lui ha una capacità unica nel caricare ogni singolo protagonista del suo team: ognuno di loro darà il massimo. Chiunque scenderà in campo sarà fortemente motivato a batterci. I grandi team si sono sempre contraddistinti per la presenza di giocatori che hanno carattere oltre al necessario valore tecnico. E l’Italia oggi è questa, una nazionale cinica e con tanto carattere”.

L’Italia giocherà in formazione rimaneggiata, ma gli undici titolari schierati da Conte faranno di tutto per non far rimpiangere gli assenti. All’Irlanda, in poche parole, servirà la partita perfetta:

“Sono convinto – continua McCarthy – che non ci saranno favori di sorta. L’Irlanda per superare gli azzurri dovrà innanzitutto non commettere gli stessi errori fatti in difesa con il Belgio. I calci piazzati o i corner sono la nostra migliore speranza per riuscire a penetrare una delle migliori difese degli Europei. C’è sempre molto da imparare dalle squadre italiane, non vengono sconfitte così spesso. Tendono a schiacciarti non lasciando molti spazi, commettono falli tattici in modo intelligente”.

Quanto ai precedenti, l’ex ct McCarthy ricorda quando nel 1990 affrontò ai Mondiali l’Italia da capitano dell’Irlanda:

“L’esperienza vissuta in quei quarti fu qualcosa di favoloso: essere a Roma di fronte all’intera nazione ospitante, incontrare il Papa, giocare nello Stadio Olimpico. Ricordo quel momento della mia carriera con grande orgoglio. In quella partita dovetti affrontare Totò Schillaci. Fu una notte difficile per me e alla fine fu lui ad uscirne vittorioso”.

Da allora è cambiato tanto: il calcio è totalmente diverso, ma anche se fosse vero che ci sia stato un livellamento, per l’Irlanda non sarà facile battere l’Italia quattro volte campione del mondo.

“L’Irlanda può vincere questa partita solo con un grande cuore. Dobbiamo essere solidi e organizzati fin dal primo minuto. Se l’Italia segnerà per prima, sarà davvero dura rimontare. Non dobbiamo commettere stupidi errori e cercare di segnare per primi. Solo così – conclude – ci potrà essere qualche possibilità”.

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ultimo aggiornamento: 22-06-2016


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