Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, è stato ospite di un forum presso la sede della Gazzetta dello Sport. È stata l’occasione per rilasciare una lunga intervista in edicola nell’edizione della rosea dell’8 settembre 2017. Tanti gli argomenti trattati dal tecnico toscano, che per prima cosa ha ribadito di essere soddisfatto del mercato, nonostante non sia arrivato nessuno tra i top player paventati: Vidal, Nainggolan, Di Maria e compagnia.

“È l’Inter che mi aspettavo dopo averla conosciuta in maniera profonda. Perché poi, all’inizio, anche se ci fossero stati colpi importanti, se non hai la conoscenza profonda, i colpi potevano essere ugualmente sbagliati. In questo caso – sottolinea Spalletti – gli acquisti sono stati giustissimi, corretti e importanti per quella che è la nostra realtà. Di conseguenza dobbiamo essere fiduciosi per il prossimo futuro”.

Insomma, non sono arrivati campioni, ma giocatori buoni e utili per la crescita del progetto. Ora, la testa è tutta alla Spal, prossimo avversario alla terza giornata di campionato: per l’occasione ci sarà un San Siro strapieno, poiché l’entusiasmo dei tifosi dopo due vittorie è alle stelle.

“È giusto, quando c’è un amore forte bisogna restituire delle sensazioni forti. Io soprattutto pensando al fatto di aver tanto pubblico mi emoziono pure: vorrei andare ad accoglierli uno per uno – dice il tecnico nerazzurro – , vorrei andare a staccare io il biglietto”.

C’è chi tra i nerazzurri comincia a sognare lo scudetto, ma Spalletti riporta subito tutti sulla terra: ci sono diverse squadre meglio attrezzate dell’Inter.

“Questo diventa difficile da dire perché poi i miei colleghi pensano che vuoi attribuirgli la pressione. Però penso che la Juve abbia qualcosa in più sotto l’aspetto della sostanza, del materiale. Però poi ci sono realità come quella di Napoli dove esibiscono un calcio moderno e totale e di conseguenza quello è un valore riconosciuto da tutti che può portare delle insidie a Inter e Milan. C’è anche la Lazio – aggiunge – , sempre molto brava a mettere dentro giocatori di carattere e qualità come Nani”.

Infine, una battuta su Mauro Icardi: l’argentino in questo inizio di campionato è stato letteralmente micidiale, tanto che il ct dell’Argentina lo ha preferito ad un “mostro sacro” come Higuain.

“Quando ci si cala nella professione, si cercano più strade per stimolare i giocatori. Per quanto riguardo Mauro lo trovo forte, la sua qualità è quella di non perdere mai di vista la porta e poi ha quella sintesi nell’area di rigore che gli permette di vedere il punto debole del portiere”, conclude Spalletti.

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ultimo aggiornamento: 08-09-2017


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