L’inizio di stagione dell’Inter ha sorpreso un po’ tutti. La squadra di Spalletti dopo 10 giornate è seconda in classifica a 2 punti dal Napoli e non ha ancora perso una partita. I nerazzurri al termine dello scorso campionato sembravano allo sbando, ma in estate sono riusciti a ricompattarsi e a ripartire nonostante un calciomercato che i tifosi non hanno apprezzato a pieno. A trascinare l’Inter c’è sempre il solito Icardi che è già arrivato a quota 11 gol, andando a segno in 6 partite stagionali.

La critica e i tifosi avversari sono convinti che l’Inter sia stata più fortunata che brava in questo primo scorcio di stagione, una tesi che Icardi rifiuta: “Non si tratta di fortuna, in ritiro abbiamo lavorato molto bene e cambiato tutto. L’allenatore è molto attent e abbiamo in testa l’obiettivo che ci chiedono tutti: dalla società al presidente, fino all’ultima persona. Dobbiamo tornare in Champions League. Lo Scudetto? Non saprei dire, ho soltanto idea del lavoro che dobbiamo fare bene“.

Adesso Icardi è il simbolo della nuova Inter, ma non dimentica il recente passato: “Chi mi ha voluto maggiormente all’Inter è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Sampdoria ed è stato quello che ha insistito di più. Poi c’era anche Piero Ausilio, che parlò di tutto con mio padre, che allora curava i miei interessi. Sono stati loro a definire l’operazione che mi ha portato qui“.

Da allora ne ha fatta di strada diventando capitano di nerazzurri raccogliendo l’eredità del connazionale Zanetti, dopo un breve periodo nel quale è stato Ranocchia a vestire la fascia. Il ruolo di capitano lo inorgoglisce, ma non gli pesa: “Essere il capitano di questa squadra per me non è difficile, perché ho la personalità per poterlo fare. Questa è la mia missione e io ne sono orgoglioso“.

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ultimo aggiornamento: 26-10-2017


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