Dopo Andrea Agnelli, anche Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, dovrà rispondere dell’elargizione di biglietti a gruppi ultras sui quali la Procura Federale vuole vederci chiaro. Stando a quanto riferisce oggi la ‘Gazzetta dello Sport’, domani martedì 7 novembre, il numero uno del club partenopeo sarà ascoltato a Roma da parte del Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro. Il grande accusatore del presidente della Juventus, condannato in primo grado dalla giustizia sportiva ad un anno di inibizione, ora pare voglia chiudere il cerchio anche sul Napoli.

L’indagine, secondo la ‘rosea’ sembra la fotocopia di quella che ha coinvolto i bianconeri: si parla infatti di frequentazioni e rapporti con tifosi “speciali”, con biglietti omaggio a persone che sembrano essere legate alla malavita locale, la camorra. La differenza sostanziale, però, è che mentre a Torino le regalie provenivano solamente da dirigenti, scrive ancora la Gazzetta, nel caso del Napoli ci sarebbe anche il coinvolgimento dei calciatori. Ad “incastrare” per così dire i tesserati, ci sarebbero foto, video e informative di polizia giudiziaria, con tanto di intercettazioni telefoniche che tirerebbero in ballo i calciatori.

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Domani, dopo l’interrogatorio, se ne saprà probabilmente di più, ma per capire se verrà istruito un processo sportivo contro il Napoli analogamente a quanto accaduto contro la Juventus, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Cosa rischiano i partenopei? Esattamente di essere accusati delle stesse violazioni sportive di cui sono stati accusati i tesserati della Juventus e lo stesso club per responsabilità diretta. La giustizia sportiva sembra aver preso a cuore il tema dell’allontanamento della malavita dalle curve degli stadi.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2017


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