Tra i leader del Napoli di Sarri c’è sicuramente Kalidou Koulibaly, difensore senegalese voluto da Benitez che sta vivendo la sua quarta stagione con il Napoli. Quando arrivò Sarri in azzurro gli promise di farlo diventare ‘un difensore da Barcellona’. Koulibaly sente di essere cresciuto: “Non so se ora sono un difensore da Barcellona. Mi sento di dire che sono cresciuto tanto, ed il merito va sicuramente a Sarri e a tutto il suo staff che mi hanno dato un grande aiuto. Mi hanno detto difetti che avevo, e per migliorare servono anche le critiche. Sarri me le ha fatte sempre con il massimo rispetto. Ascolto molto lui come tutti i compagni. È importante giocare a fianco di Raul Albiol, giocatore che ha vinto molto. Lui e gli altri compagni di reparto mi aiutano molto, mi fanno sentire in una famiglia. E in questo clima tutto è più semplice. È difficile abituarsi al gioco di Sarri, fatto di possesso palla. Io ci ho messo molto ad abituarmi. All’inizio non giocavo perché ero in difficoltà nell’imparare i movimenti. Francesco Calzone, il vice allenatore, mi parlava molto perché conosce movimenti. Dopo gli allenamenti mi fermavo con lui, e mi ha aiutato. Li ringrazio, mi hanno dato una nuova visione del calcio. Penso davvero di essere diventato un altro giocatore“.

L’obiettivo di quest’anno è ovviamente lo Scudetto, ma a differenza di molti suoi colleghi e compagni di squadra non pensa che sia la Juventus la squadra da battere: “No, non c’è solo la Juventus da tenere d’occhio. Quest’anno l’Inter è forte, Roma sta bene, e anche la Lazio è una squadra in forma. Al momento sicuramente queste 5 squadre sono in corsa per titolo. Ma sappiamo che il cammino verso lo scudetto è lungo. La Sampdoria è in difficoltà, ma ha schemi di gioco simili ai nostri, sarà una squadra difficile da affrontare. Ma sono partite da vincere, perché solo questo è il modo per puntare allo scudetto. A Napoli loaspettano da tanto. Speriamo di essere ancora davanti a Marzo/Aprile“.

Koulibaly pensa di dovere molto al suo allenatore: “Con Sarri ho imparato a seguire la palla. È difficile seguire i movimenti, mentre la palla è obiettivo principale. Anche in nazionale provo ad aiutare su questo. L’uomo che sta dall’altro lato rispetto alla palla non può essere pericoloso. L’ uomo veloce , può fare molte finte, ma la palla è una. In serie A è più facile giocare tenendo a mente questo“.

In Serie A ci sono tanti attaccanti forti. Ecco la lista dei migliori secondo il difensore del Napoli: “Higuain, Icardi, Dzeko. Ma anche Kalinic è un attaccante molto pericoloso. Per buona parte della partita magari si nasconde, ma al momento giusto è li sul filo del fuorigioco. Uno come Higuain, che ha giocato con noi, conosce i nostri pregi e i nostri difetti, oltre agli schemi. Si mette dove sa che non ce lo aspettiamo. Come nell’ultima partita contro di noi, in cui per una frazione di secondo non sono riuscito ad anticiparlo sul gol che poi è stato decisivo. Ha vissuto un anno com noi, ma proveremo a fermarlo“.

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ultimo aggiornamento: 20-12-2017


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