L’Espresso, L’Équipe e Spiegel stanno per pubblicare le nuove rivelazioni di Football Leaks, oltre 70 milioni di documenti che sono stati analizzati per più di otto mesi e hanno portato all’apertura di una sorta di vaso di Pandora nel mondo del calcio.

Tra le principali personalità coinvolte ci sarebbe Gianni Infantino, attualmente presidente della Fifa, che, quando era il vice di Michel Platini all’Uefa avrebbe aiutato Paris Saint-Germain e Manchester City ad aggirare il Fair Play finanziario, la regola che prevede che un club non possa spendere di più di quanto guadagna in proprio e che se viene aggirata può portare a multe e all’esclusione dalle coppe europee.

Ebbene i due club, controllati dal Quatar e dagli Emirati Arabi Uniti, avrebbero gonfiato le loro entrare con dei contatti di sponsorizzazioni retroattive e dunque fittizi. Si parla di cifre di 1,8 miliardi per il club francese e 2,7 per quello britannico. Infantino e Platini sarebbero stati al corrente di tutto e avrebbero aiutato a “coprire” il malfatto.

Le trattative avanzate per una Superlega

La stessa inchiesta rivela poi che Real Madrid, Barcellona, Bayern, Juventus, Milan, Manchester United e Arsenal avevano in corso trattative avanzate per la creazione di una Superlega e il 31 marzo 2016 avrebbero fatto una riunione a Zurigo per elaborarne i piani e dare vita a una Champions League alternativa e indipendente dall’Uefa. Sarebbero state invitate anche Inter e Roma.

Secondo quanto emerso dall’inchiesta, il Bayern avrebbe chiesto un parere legale per uscire dalla Bundesliga, il campionato tedesco, ma Karl-Heinz Rummenigge ha smentito ieri con un comunicato i fatti.

Tra l’altro Rummenigge è indicato come uno dei gestori della trattativa insieme con il presidente della Juventus Andrea Agnelli.

Anche se la decisione di eliminare i preliminari di Champions League per le prime nazioni del ranking, tra cui c’è anche l’Italia, con un incremento di introiti e premi, sembra aver oscurato il discorso sulla SuperLega, secondo L’Espresso solo pochi giorni fa, il 22 ottobre, ci sarebbe stata una lettera della società di consulenza Key Capital Partners al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, in cui viene descritta la creazione di una società avente come azionisti undici grandi squadre, ossia Juventus, Milan, PSG, Bayern, Real Madrid, Barcellona, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City e Manchester United.

Tutti i dettagli saranno nel numero de L’Espresso di domenica 4 novembre.

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ultimo aggiornamento: 02-11-2018


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