“Sabato il campionato di calcio di Serie A si gioca regolarmente”: lo ha dichiarato il presidente della Figc Gabriele Gravina. Lo stesso numero uno della Federcalcio, ha aggiunto che la decisione è stata dettata dalla volontà di “dare una risposta tangibile a chi pensa che attraverso alcuni comportamenti si possa alterare il nostro mondo”. Quanto ai cori razzisti, poi, il capo del calcio italiano promette: “Al prossimo consiglio federale, dopo aver fatto preventivamente un’opportuna valutazione col ministero dell’Interno, è mia intenzione proporre di cambiare le norme circa la sospensione di una gara per renderle di ancora piu’ facile applicazione”.

Tifoso morto e cori razzisti: parla Gravina

Gabriele Gravina, presidente della Figc, commenta gli scontri avvenuti a margine di Inter-Napoli e che hanno causato la morte di un ragazzo di 35 anni e il ferimento di altre quattro persone. Interpellato dal quotidiano “Il Messaggero”, il presidente della Federcalcio non vuole dare giudizi affrettati, ma lascia intendere che la riflessione sia aperta ad ogni soluzione: “Sospendere il campionato? Non lo so – risponde Gravina – , ancora la notizia è troppo fresca. E’ una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci. Qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno”.

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Il clima attorno alle partite del massimo campionato di calcio continua ad essere arroventato dalle solite e immancabili polemiche arbitrali che con il Var non sono affatto diminuite, anzi, hanno raggiunto un ulteriore livello di livore. A ciò si deve aggiungere anche una regressione culturale con cori e ululati razzisti che rappresentano ormai una triste consuetudine praticamente in tutte le curve italiane o quasi. “Questo clima non è il mio – prosegue il presidente della Figc -. Qui serve qualcosa di molto radicale perché in campo e fuori in questo weekend che doveva essere di festa ho visto e sentito cose inaccettabili per me, per il mio modo di essere e fare il presidente della Figc. E qui non parlo solo di politica sportiva, qui parlo di soluzione radicale. Io sono preoccupato per questo clima surreale. Non sono uno psicologo, ma che alcuni giocatori fossero supernervosi era di tutta evidenza a San Siro. Ora rifletto, perché quanto capitato fuori è troppo grave, sentiremo Ministero e Coni e poi decideremo”.

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Carlo Ancelotti nell’immediato post-partita ha parlato di un Koulibaly evidentemente condizionato dai cori, anche se il difensore del Napoli, fino al momento dell’espulsione era stato indiscutibilmente il migliore in campo, nonostante fosse stato più volte preso di mira. Per l’episodio specifico, però, Gravina attende i riscontri da parte degli organi di giustizia sportiva preposti: “Tre richiami e niente stop. Stiamo verificando. Pare che il richiamo fosse stato fatto una sola volta, oggi interverrà la procura e dirà la sua. Ma è molto brutto quello che è successo. In campo – prosegue il presidente Figc – ho visto gente troppo nervosa, l’arbitro scriverà quello che è, se ha commesso qualche errore anche lui sarà valutato. Le parole della vigilia di qualche presidente? Al mio mondo che spesso gioca con le parole dico di farla finita subito e basta veleni: quelli sparsi in giro prima di questo turno di campionato non saranno più tollerati. È il momento di incidere”, conclude.

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ultimo aggiornamento: 27-12-2018


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