La Roma numero tre di Walter Sabatini riparte con una certezza: Rudi Garcia non ha l’inesperienza di Luis Enrique e la testardaggine di Zdenek Zeman. Se ne stanno accorgendo tifosi e giocatori, che avevano accolto il tecnico di Nemours con curiosità: di lui si conoscevano le grandi cose fatte a Lille (double nel 2011 con campionato e coppa di Francia), le origini andaluse e la maniera di schierare le sue squadre sul terreno di gioco, moduli frizzanti che non prescindono da almeno tre giocatori offensivi. Durante il ritiro di Riscone di Brunico i giallorossi hanno lavorato sodo, senza troppe parole, disputando appena due amichevoli proprio perché il tecnico francese ha insistito sul dialogo, sui dettagli, sulla forma fisica dei suoi.

Dopo una capatina in Grecia dove Totti e soci hanno battuto l’Aris Salonicco, il gruppo si è trasferito nel Nord America; l’altro ieri 3-1 al MLS All Star in quel di Kansas, il 7 agosto appuntamento a Toronto contro la formazione cittadina. Intanto però la squadra è a Boston e proprio dalla bella città del Massachusetts hanno fatto il punto della situazione i due titolarissimi centrali di difesa, cioè Leandro Castan e Mehdi Benatia; entrambi ne hanno approfittato per elogiare i metodi di allenamento, e non solo, di Rudi Garcia. Per l’ex Udinese Benatia ha già conquistato tutti:

“È uno che vuole avere il controllo un po’ di tutto, gli piacciono le cose fatte per bene, non lascia niente al caso, dalla preparazione dei giocatori, agli allenamenti e ad ogni singolo dettaglio. È uno che vuole portare questa squadra davvero in alto e si vede. Abbiamo tutto per poter far bene, poi chiaro che ci servono i risultati. Il mister ci ha chiesto di giocare bene, sempre a due tocchi, siamo tutti conquistati da questa sua idea e faremo il massimo per renderlo felice. Poi la sua intelligenza è dimostrata che dopo appena tre settimane, già parla quasi solo in italiano. Non è facile”.

Gli fa l’eco Castan:

“Lo spogliatoio è splendido, l’allenatore è bravo e io sto bene, vogliamo fare una bella stagione. Che idea mi sono fatto di Garcia? Il mister ha parlato con tutti, giovani o vecchi, è una cosa che mi piace, fa sentire tutti importanti e così è bello essere una squadra”.

Nei prossimi mesi impareremo a conoscere Rudi Garcia anche noi semplici tifosi: i presupposti per scoprire un tecnico elegante nei modi e preparato professionalmente ci sono tutti.

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ultimo aggiornamento: 03-08-2013


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